mercoledì 24 settembre 2014

l navigatore solitario sardo – in procinto di tentare il double alla “Route du Rhum 2014-Destination Guadeloupe”

l navigatore solitario sardo – in procinto di tentare il double alla “Route du Rhum 2014-Destination Guadeloupe” – lancia la sfida all’Everest dei velisti con un nuovo IMOCA 60.+


Mancano meno di 40 giorni al via della “Route du Rhum - Destination Guadeloupe”, storica regata transatlantica in solitario in partenza il 2 novembre da St-Malò, e per Andrea Mura (già vittorioso nel 2010 con l’Open 50 Vento di Sardegna nella classe “Rhum”) c’è un nuovo, grande progetto all’orizzonte: la sfida è di quelle epiche, ossiatentare l’assalto al Vendée-Globe, una circumnavigazione planetaria completa in solitario senza scali e senza assistenza.
“Partecipare al Vendée-Globe è il sogno di ogni velista oceanico – spiega Mura – Ho finalmente avuto l’opportunità di cimentarmi con questa impresa e la porterò avanti per me, per il mio popolo e per la mia terra”.
La gara comincia e si conclude a Les Sables-d'Olonne, nel dipartimento francese di Vendée. Il tragitto è fondamentalmente una circumnavigazione sul percorso della clipper route: da Les Sables-d'Olonne, giù per l'Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, quindi si procede in senso orario attorno all'Antartide, lasciando a sinistra Cape Leeuwin e Capo Horn, infine di nuovo verso Les Sables d’Olonne. La gara partirà il 12 Novembre 2016 e si concluderà a Febbraio 2017: è studiata in modo che i partecipanti possano affrontare i Mari Antartici durante l'estate australe.
Il Vendée-Globe è una grande avventura umana, prima che sportiva e tecnologica: denominata l’Everest dei velisti, porta allo stremo le capacità psico-fisiche e tecniche dei partecipanti.
L’imbarcazione con cui correrà Mura verrà costruita ex-novo e sarà un IMOCA 60, ove IMOCA sta per International Monohull Open Classes Association. Lunga 60 piedi (18.28 mt), è la più lunga delle imbarcazioni della categoria Yacht. Sarà la prima volta per un’imbarcazione italiana “nuova” in gara al Vendée-Globe, un primato e uno stimolo per tutta il movimento velico del Bel Paese.
“Stiamo costruendo la barca più veloce possibile ¬ spiega Mura – abbiamo le risorse e vogliamo correre al meglio delle nostre possibilità. L’imbarcazione verrà costruita in Italia, presso il cantiere Persico, e mi permetterà di gareggiare per fare il migliore risultato possibile, nella sfida più difficile per un velista e un velaio, come me”.
Il Team di Andrea Mura, che manterrà lo zoccolo duro già visto con Vento di Sardegna, verrà integrato da alcune professionalità nuove e qualificate, espressamente dedicate alla nuova imbarcazione.
“Ma il progetto – conclude Mura – non sarà commerciale, ma sportivo e umano, come quello attuale…nel mio gruppo non c’è spazio per arroganza e isteria, noi corriamo per i nostri Valori, che sono la Passione, l’Identità e la Tecnologia. Si tratta della sfida più difficile che abbia mai affrontato. Ed è anche il coronamento di un percorso lungo una vita”.

Andrea Mura
Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964: dall’età di 14 anni si dedica alla vela agonistica, collezionando successi e record nelle classi più diverse. Dai titoli europei nella classe 420, al titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado senza dimenticare dieci titoli italiani. Nel 1988 è la volta della Coppa America con il Moro di Venezia: anche qui Andrea fa incetta di titoli, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup. Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”. Nel 2010 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, formidabile Open 50: vince subito la Route du Rhum - Destination Guadeloup! e, regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia dalle fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi, primo italiano ad entrare nella leggenda. Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar, sia nella Quebec – S. Malò. Nel 2013 l’ennesima conferma nella terribile Ostar, 3000 miglia a temperature polari dall’Inghilterra argli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché controvento e controcorrente. Andrea ha appena vinto (per la seconda volta) il Premio "Velista dell'Anno". A novembre tenterà di rivincere la Route du Rum 2014 - Destination Guadeloupe.

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