sabato 20 settembre 2014

AMIANTO E COMPARTO DIFESA


Resoconto incontro con il Vice Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa, Generale di Divisione Luigi De Leverano, delegato dal Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti, alla trattazione dei temi a noi cari.

Ieri, come annunciato, si è tenuta a Roma, presso il Ministero della Difesa in via XX Settembre, la tanto agognata riunione per la Discussione e per l'attuazione di un puntuale e risolutivo Atto di indirizzo Governativo in relazione al riconoscimento dei Benefici previdenziali ora negati al personale militare e civile della difesa esposto ad Amianto e perGarantire parità di trattamento al personale militare e civile del comparto Difesa affetto da patologie asbesto-correlate in relazione alle norme di cui alla progressiva equiparazione delle Vittime dell'Amianto alle Vittime del Dovere.

All'incontro, presieduto dal Generale di Divisione Luigi DE LEVERANO, hanno partecipato i dirigenti degli uffici di stretta collaborazione con il ministro e i dirigenti civili e militari degli enti a questo afferenti sulla tematica:
Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti(SEGREDIFESA/DNA);
Direzione Generale per il Personale Militare (PERSOMIL); Direzione Generale per il Personale Civile (PERSOCIV); Direzione Generale della Previdenza Militare( PREVIMIL); Ispettorato Generale Sanità Militare (IGESAN- il col. Medico legale Referente partecipante per IGESAN fa anche parte del Comitato per la Verifica delle Cause di Servizio presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze); Gruppo Lavoro Amianto Difesa.

Per le Associazioni AFeVA Onlus Sardegna era presente il Presidente Salvatore GARAU e per l'AFEA Onlus Nazionale il Presidente Pietro SERARCANGELI per un totale di 18 partecipanti.

Nel corso della ampia e leale discussione sono state poste sul tavolo le criticità che le nostre associazioni hanno rilevato.

In particolare, sul tema della progressiva equiparazione delle Vittime dell'Amianto alle Vittime del Dovere. È stato discusso:
  1. la scandalosa esclusione dei dipendenti civili dello Stato dal riconoscimento dello status di Vittima del Dovere in applicazione, dell'art. 6 del d.l. n. 201 del 2011;

  1. il cinismo della normativa attualmente in vigore che porta ad escludere di fatto i familiari dal conforto delle provvidenze qualora l'istanza di riconoscimento della Status di Equiparato a Vittima del Dovere è compiuta dalla stessa Vittima quando questi è ancora in vita, in quanto i “benefici” si estinguono con lui nel momento del decesso (con le patologie neoplastiche asbesto correlate non si scherza!). Per cui esiste di fatto il cinico paradosso che “conviene” indicare ai propri cari di avviare l'istanza subito dopo propria morte, in modo tale da fargli ottenere il conforto delle provvidenze, altrimenti negate!;

  1. che un decreto del Comitato di Verifica per le Cause di Servizio è stato emesso negativo in quanto, si sostiene che, <<...NON risulta provata la correlazione dell'amianto con il Mesotelioma Peritoneale.>>! Mentre è certo e scientificamente accertato che l'amianto provoca il cancro, con sufficiente evidenza: al polmone, al mesotelio (mesotelioma della Pleura, del Peritoneo, del Pericardio e della Tunica Vaginale del testicolo), alla laringe e all'ovaio e con limitata evidenza: alla faringe, allo stomaco e al colon retto, oltre che a provocare una serie di patologie polmonari.

  1. Abbiamo rilevato una certa discrasia da parte delle commissioni mediche nella applicazione dei Criteri Medico Legali per la valutazione della Invalidità Permanente nei confronti dei soggetti “equiparati” alle vittime del dovere (art. 6 comma 2 D.P.R. 243/2006), quali sono le vittime dell'Amianto del Comparto Difesa (art. 1 comma 564 L. 266/2005) , ovvero nella disomogenea applicazione del D.P.R. 181/2009, che disciplina i criteri medico-legali cui debbono attenersi le commissioni mediche nella attribuzione della Invalidità Permanente subita dalle Vittime del Dovere e soggetti Equiparati (artt. 5 e 6 comma 2 DPR 243/2006- artt. 3 e 4 DPR 181/2009). ( su questo tema abbiamo presentato una proposta di emendamento all'art. 6 comma 2 del DDPR 243/2006)

Abbiamo proposto e il vice capo di gabinetto,
Generale di Divisione Luigi DE LEVERANO, ha preso l'impegno di generare una piattaforma virtuale telematica per rendere snella e immediata la discussione con le nostre associazioni, in favore delle Vittime dell'amianto del Comparto Difesa:

A) Per superare d'ufficio e in autotutela le pratiche negate per palesi errori e giudizi non conformi all'indirizzo consolidato.
B) Per Individuare e attivare soluzioni condivise in favore delle vittime.
Se non si troverà la mediazione e qualora le Vittime e le Associazioni riterranno ancora leso il diritto, si adiranno le vie legali.

Sul fronte dei Benefici Previdenziali, abbiamo presentato due proposte di testo di Atto di Indirizzo/Legge, stralciandole dal nuovo DDL che il Senatore Felice Casson intende presentare nei prossimi giorni al Senato in favore sia dei lavoratori ex esposti all'amianto esclusi dal diritto dalle precedenti norme sia quelli a cui sono stati falsamente riconosciuti, ma realmente negati grazie a una serie di leggi “truffa”, come nel caso del personale militare e civile del comparto difesa.

Anche in questo caso, il Vice Capo Di Gabinetto del Ministro, ha preso l'impegno a valutare i contenuti dei testi proposti e se se ne ravviserà il caso di mediarle anche attraverso la piattaforma di cui sopra, e che questa volta il Ministero della Difesa seguirà l'iter parlamentare direttamente. A questo proposito ha chiesto di essere immediatamente informato del deposito al senato del citato DDL di iniziativa del Sen. Casson.

E' emersa inoltre la questione “Chi Paga?”.
Abbiamo risposto con pacata fermezza che questo non è un problema degli esposti e delle vittime.
Abbiamo risposto e proposto che paghino i costruttori delle navi e chi ha fornito i materiali contenenti amianto. Che paghi lo Stato e chi ha imbottito di terribili proiettili invisibili le navi, i sommergibili, gli arsenali e i luoghi di lavoro!

Abbiamo risposto che gli esposti e le vittime dell'Amianto hanno già pagato con la vita e con questa spada di Damocle che ogni giorno ci corrode la salute e il sonno.


f.to AFeVA Sardegna Onlus, il presidente                                                              f.to AFEA Onlus, il presidente
          Salvatore Garau                                                                                                    Pietro Serarcangeli


-AFeVA Sardegna Onlus, Salvatore Garau, presidente.
-AFEA Onlus La Spezia, Pietro Serarcangeli, presidente. Cell. 339 3179691, e-mail: serarcangeli.pietro@libero.it


Si allegano le proposte di testo presentate in sede di riunione.



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