lunedì 22 dicembre 2014

RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI, ERRIU ILLUSTRA IL DISEGNO DI LEGGE A SINDACATI E CONFERENZA PERMANENTE REGIONE- ENTI LOCALI. “MAGGIORE SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA ED EFFICIENZA DEI SERVIZI” Posta in arrivo x andreanieddu@tiscali.it x Ufficio Stampa Regione Sardegna 19:08 (3 ore fa) a COMUNICATO STAMPA Cagliari, 22 dicembre 2014. “Il disegno di legge di Riordino degli Enti locali va nella direzione della semplificazione dei livelli amministrativi e di governo per una maggiore qualità ed efficacia nell’erogazione dei servizi ai cittadini. I livelli sono essenzialmente due: Regioni e Comuni. Prevediamo un rafforzamento dell’associazionismo comunale attraverso l’Unione di Comuni: l’adesione sarà obbligatoria. Inoltre sarà istituita la città metropolitana di Cagliari di tipo ristretto, ovvero: esteso ai soli comuni limitrofi e di stretta relazione con il capoluogo”. A dirlo è l’assessore degli Enti locali e Urbanistica Cristiano Erriu nell’incontro di questa mattina con la Conferenza permanente Regione- Enti locali e questo pomeriggio con i rappresentanti sindacali, per condividere il disegno di legge che sarà portato alla riunione di Giunta nella mattinata di domani. “Le Riforme che funzionano sono quelle condivise – ha precisato l’esponente dell’Esecutivo- e il ddl di riordino delle autonomie locali è frutto di un lavoro partito già dal 30 settembre scorso quando sono state approvate le linee guida di riforma. Dopo l’approvazione da parte della Giunta, inizierà una attività di consultazione e ulteriore confronto con le autonomie locali e il Partenariato economico sociale”. Parole d’ordine del ddl sono: razionalizzazione del sistema, semplificazione dei livelli amministrativi e di governo, maggiore efficienza dei servizi. L’adesione obbligatoria all’Unione serve a migliorare l’offerta dei servizi erogati ai cittadini e garantire lo sviluppo socio economico delle comunità locali. Inoltre, il disegno di legge prevede incentivi specifici alle attività e iniziative volte alla tutela e alla valorizzazione delle vocazioni produttive dei territori. “La nuova organizzazione – precisa l’assessore Erriu- passerà per gli Ambiti Ottimali e gli Ambiti Territoriali Strategici, tenendo conto delle regioni storiche, della continuità territoriale dei Comuni e della coerenza con i Plus (Piani locali unitari dei servizi alla Persona). Nel disegno di legge ci si sofferma particolarmente sulle politiche regionali per i territori svantaggiati e si prevedono azioni specifiche e misure di sostegno, incentivi per le iniziative che tutelano la valorizzazione delle vocazioni produttive dei territori”. Personale delle Province e società in house. In merito al trasferimento del personale delle Province compreso quello delle società in house, l’assessore Erriu rassicura: “La regione garantirà i servizi ai cittadini e i livelli occupativi di tutto il personale interessato dal processo di riorganizzazione”. L’Assessore ha illustrato anche l’istituzione dell’Osservatorio regionale, al quale parteciperanno Comuni e Province, per proporre il trasferimento delle funzioni dalle Province ai Comuni e Unioni di comuni. Questo sarà il secondo passaggio della complessiva riforma del sistema delle autonomie locali.

RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI, ERRIU ILLUSTRA IL DISEGNO DI LEGGE A SINDACATI E CONFERENZA PERMANENTE REGIONE- ENTI LOCALI. “MAGGIORE SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA ED EFFICIENZA DEI SERVIZI”

 “Il disegno di legge di Riordino degli Enti locali va nella direzione della semplificazione dei livelli amministrativi e di governo per una maggiore qualità ed efficacia nell’erogazione dei servizi ai cittadini. I livelli sono essenzialmente due: Regioni e Comuni. Prevediamo un rafforzamento dell’associazionismo comunale attraverso l’Unione di Comuni: l’adesione sarà obbligatoria. Inoltre sarà istituita la città metropolitana di Cagliari di tipo ristretto, ovvero: esteso ai soli comuni limitrofi e di stretta relazione con il capoluogo”.
A dirlo è l’assessore degli Enti locali e Urbanistica Cristiano Erriu nell’incontro di questa mattina con la Conferenza permanente Regione- Enti locali e questo pomeriggio con i rappresentanti sindacali, per condividere il disegno di legge che sarà portato alla riunione di Giunta nella mattinata di domani.
“Le Riforme che funzionano sono quelle condivise – ha precisato l’esponente dell’Esecutivo- e il ddl di riordino delle autonomie locali è frutto di un lavoro partito già dal 30 settembre scorso quando sono state approvate le linee guida di riforma. Dopo l’approvazione da parte della Giunta, inizierà una attività di consultazione e ulteriore confronto con le autonomie locali e il Partenariato economico sociale”.
Parole d’ordine del ddl sono: razionalizzazione del sistema, semplificazione dei livelli amministrativi e di governo, maggiore efficienza dei servizi. L’adesione obbligatoria all’Unione serve a migliorare l’offerta dei servizi erogati ai cittadini e garantire lo sviluppo socio economico delle comunità locali. Inoltre, il disegno di legge prevede incentivi specifici alle attività e iniziative volte alla tutela e alla valorizzazione delle vocazioni produttive dei territori.
“La nuova organizzazione – precisa l’assessore Erriu- passerà per gli Ambiti Ottimali e gli Ambiti Territoriali Strategici, tenendo conto delle regioni storiche, della continuità territoriale dei Comuni e della coerenza con i Plus (Piani locali unitari dei servizi alla Persona). Nel disegno di legge ci si sofferma particolarmente sulle politiche regionali per i territori svantaggiati e si prevedono azioni specifiche e misure di sostegno, incentivi per le iniziative che tutelano la valorizzazione delle vocazioni produttive dei territori”.
Personale delle Province e società in house. In merito al trasferimento del personale delle Province compreso quello delle società in house, l’assessore Erriu rassicura: “La regione garantirà i servizi ai cittadini e i livelli occupativi di tutto il personale interessato dal processo di riorganizzazione”.  
L’Assessore ha illustrato anche l’istituzione dell’Osservatorio regionale, al quale parteciperanno Comuni e Province, per proporre il trasferimento delle funzioni dalle Province ai Comuni e Unioni di comuni. Questo sarà il secondo passaggio della complessiva riforma del sistema delle autonomie locali.

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