venerdì 10 luglio 2015

FAUNA SELVATICA, FALCHI: "PROBLEMA NAZIONALE, SI LAVORI SU PREVENZIONE"

– “Siamo convinti che il problema dei danni causati da fauna selvatica sia ormai da affrontare mettendo in campo una serie di interventi mirati alla prevenzione e non solo al risarcimento, perché agricoltori, pastori e pescatori vogliono che siano salvaguardate le colture e non che arrivino, a stagione compromessa, aiuti finanziari a compensare i mancati redditi”. Questo il commento dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla giornata di mobilitazione nazionale, promossa oggi in tutti i capoluoghi di Regione da Coldiretti, sul problema dei danni provocati dagli animali selvatici. 
“Pur non essendo materia di nostra competenza – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – possiamo dare suggerimenti e fare proposte alla luce delle indicazioni che tutti i giorni ci arrivano da agricoltori e pescatori, che meglio di tutti hanno un quadro chiaro della situazione. Trattandosi di un problema nazionale – ha proseguito Falchi – ne abbiamo parlato anche a Roma in Conferenza della Regioni raccogliendo le possibili strategie attivate in altre parti d’Italia”. 
Il tipo di intervento varia dalla specie animale e dai territori in cui si trova, hanno spiegato dagli uffici dell’assessorato, cornacchie, cormorani, cervi, nutrie o cinghiali necessitano di strategie mirate e specifiche che tengano conto anche delle norme di salvaguardia e protezione nazionali ed europee. “Oltre ai dissuasori o alle catture – ha osservato la titolare dell’Agricoltura – si potrebbe valutare, soprattutto per i cinghiali, un aumento delle giornate di caccia anche per contribuire all’eradicazione della Peste suina africana, dove i cinghiali sono in molti casi portatori dell’epidemia”.
Elisabetta Falchi ha poi detto che “a livello regionale è assolutamente necessario istituire una cabina di regia dedicata a una problematica complessa che abbraccia norme europee di salvaguardia e protezione degli animali, la materia degli aiuti di Stato e la gestione faunistico-venatoria regionale”.

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