lunedì 21 dicembre 2015

La Maddalena, l'elicottero non c'è e la paziente muore: il ministro della Salute invia un'ispezione


Una task force nell'isola per accertare come mai non si è riusciti a trasferire in tempo a Sassari per l'intervento chirurgico la 74enne affetta da aneurisma
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LA MADDALENA. L’Asl minimizza, il ministero della Salute no. La morte diRita Bonacina, 74 anni, diventa un caso nazionale. Il ministro Beatrice Lorenzin è rimasta colpita dal caso della donna arrivata al pronto soccorso della Maddalena con un aneurisma con dissecazione dell’aorta.
L’elicottero richiesto per trasportare la paziente all’ospedale di Sassari non era disponibile e la paziente è morta in ambulanza. La Lorenzin si è messa in contatto con l’assessore regionale Luigi Arru e insieme hanno deciso di inviare martedì 22 alla Maddalena una task force composta da ispettori del ministero e dell’Agenas regionale. Devono verificare le procedure, ma anche capire cosa serve alla Maddalena per rendere più efficiente il servizio.

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L’Asl. Il giorno dopo l’Asl cerca di spiegare cosa è accaduto e in un comunicato dice che l’elicottero avrebbe impiegato tre ore solo per arrivare nell’isola. Secondo la Azienda sanitaria le probabilità di sopravvivere a un aneurisma di quel tipo sarebbero state pochissime.
«Un aneurisma di quelle dimensioni probabilmente avrebbe avuto lo stesso esito anche se la paziente si fosse trovata a Olbia – dichiara Paolo Tecleme, commissario della Asl di Olbia –. Bisogna precisare che la riorganizzazione della rete ospedaliera a cui sta lavorando l'assessorato regionale alla Sanità prevede la riorganizzazione della rete di emergenza e urgenza con la strutturazione del servizio di elisoccorso, a cui potrebbe associarsi anche il servizio di ambulanza del mare. Strumenti indispensabili per mettere in sicurezza la popolazione di La Maddalena e tutti quei territori lontani dai centri ospedalieri in cui verranno invece concentrate le alte specialità, come la Cardiochirurgia».
Il caso. Dal punto di vista medico spiega il caso Carlo Randaccio, direttore sanitario dell’ospedale Paolo Merlo. «È un’emergenza chirurgica ad altissima mortalità che richiede un trattamento immediato in strutture specializzate, cioè in Cardiochirurgia, presente a Sassari – spiega –. Gli operatori in servizio hanno preso in carico la paziente, stabilizzandola e avviando il trattamento farmacologico».
Nel frattempo parte la ricerca di un elicottero abilitato al volo notturno. Dopo 40 minuti arriva la comunicazione di disponibilità di un mezzo da Decimomannu. Che però sarebbe potuto arrivare a La Maddalena solo dopo tre ore. Da qui la decisione del trasporto in ambulanza. «Purtroppo durante il viaggio la situazione è precipitata in seguito all’improvvisa rottura dell'aorta, che ha portato al decesso della donna».

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