sabato 19 dicembre 2015

BONIFICHE, CONFERENZE DI SERVIZIO AL MINISTERO. SPANO: SI PROCEDERÀ PER FASI PER GARANTIRE MASSIMA OPERATIVITÀ

 – La Regione continua ad avere un ruolo attivo nel complesso iter delle bonifiche dei siti SIN, proceduralmente in capo al Ministero dell’Ambiente in quanto Siti di interesse nazionale. Ieri a Roma, al Ministero, si sono tenute due Conferenze di Servizi istruttorie dei SIN di Porto Torres e del Sulcis-Iglesiente-Guspinese a cui hanno partecipato anche i rappresentanti dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente.
L’ASSESSORE. “Stiamo lavorando per rimediare a danni gravissimi e lo stiamo facendo assieme a tutte le istituzioni della Sardegna, in un dialogo efficace e armonico con il Ministero: quando esiste sintonia e sinergia istituzionale i risultati arrivano. Il percorso delle bonifiche è complesso e lungo, però procede. E per garantire la massima operatività in campo, una volta che i progetti saranno approvati in conferenza decisoria si procederà per fasi, senza perdere tempo”.
PORTO TORRES. La prima era incentrata sul progetto operativo di bonifica della falda in area Minciaredda, sul progetto operativo di bonifica dei suoli (il cosiddetto “Progetto Nuraghe”) e sulla terza variante del progetto operativo di bonifica della falda relativi a Syndial. All’ordine del giorno anche gli esiti dei monitoraggi idrochimici del sito riferiti al periodo 2010-2015, recentemente trasmessi dall’azienda dopo anni di reiterate richieste da parte degli Enti competenti. La Conferenza di Servizi ha ritenuto i tre progetti approvabili con prescrizioni che saranno recepite dalla società Syndial ed esaminate definitamente entro il mese di gennaio.
SULCIS. La Conferenza di Servizi istruttoria sul Sulcis-Iglesiente-Guspinese ha riguardato, tra i vari punti, l’intervento nella portualità di Portovesme, previsto nell’ambito del protocollo per il Sulcis sottoscritto in data  13 novembre 2012 (Linea d’azione 5.1.1.A.1 della programmazione attività regionale FSC 2007-2013), con il previsto dragaggio di circa 500mila metri cubi sedimenti portuali, particolarmente complesso dal punto di vista ambientale. Vagliate le principali criticità, sono state individuate le soluzioni di intervento migliori per l’ambiente che consentiranno l’approvazione del progetto preliminare entro breve termine.

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