venerdì 17 febbraio 2017

Fois (Riformatori) a Sabatini (presidente commissione Bilancio): «Vertenza accise unica salvezza per il bilancio della regione, la commissione sostenga la battaglia votata all’unanimità dalle forze politiche

. «Il problema delle entrate lo si può risolvere facilmente: rimettendo al centro la battaglia sulle accise,  che la Giunta Pigliaru ha deciso di abbandonare e che ci avrebbe consentito di incassare un miliardo di euro. Una battaglia che aveva visto tutte le forze politiche unite nella scorsa legislatura. Ecco al presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, proponiamo di riprendere in mano quella battaglia: incassare le accise dei prodotti petroliferi realizzati in Sardegna è un nostro diritto. Del resto il governo nazionale per il terzo anno consecutivo ha accantonato 460 milioni di euro di soldi dei sardi con la promessa di restituirli. Ovviamente si guarda bene dal darceli». Lo scrive il coordinatore regionale dei Riformatori, Pietrino Fois, in una lettera appello al presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale.

«Sabatini – scrive Fois – è stato un protagonista della battaglia che nella scorsa legislatura ha visto unite maggioranza e opposizione per le accise da incassare in Sardegna. Del petrolio in Sardegna subiamo i danni integrali, sulla salute della popolazione e sull’ambiente, ma non ne abbiamo i benefici, se non in parte minima e legata esclusivamente al consumo di tali prodotti che avviene nell’isola. A tutte le regioni spettano le accise sui prodotti petroliferi “consumati” nel loro territori, quindi anche alla Sardegna. Ma la Sardegna rappresenta il posto fisico dove viene lavorato quasi il 20 % dell’intera produzione italiana e questo non viene riconosciuto in alcun modo. Tutti sanno che la Saras raffina a Sarroch circa il 20% dell’intera produzione nazionale e che la Sardegna incassa le accise solo sul consumato nell’isola. Nel 2006 Soru firma un accordo con Prodi che, tra le altre cose, prevede che: “Nelle entrate spettanti alla regione sono comprese anche quelle che, sebbene relative a fattispecie tributarie maturate nell’ambito regionale, affluiscono, in attuazione di disposizioni legislative o per esigenze amministrative, ad uffici finanziari situati fuori del territorio della Regione”. Nella predisposizione dell’ultima finanziaria avevamo proposto tutti insieme di prevedere l’incasso da parte della Regione della totalità delle accise sui carburanti lavorati a  Sarroch, per una stima di circa un miliardo di euro. Un provvedimento approvato da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale nella scorsa legislatura. Nonostante questo fronte comune, la Giunta aveva deciso di abbandonare la battaglia lasciandoci senza difesa davanti alla Corte Costituzionale. E proprio questa resa aveva prodotto l’accoglimento del ricorso».

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