venerdì 3 febbraio 2017

Doppia preferenza di genere, Meglio in due all'attacco: niente si muove nel Palazzo. I capigruppo ci incontrino


. Nonostante le promesse e tante parole non si muove nulla in Consiglio regionale per la riforma della legge elettorale e l’introduzione della doppia preferenza di genere. Ecco perché le coordinatrici dell’Associazione Meglio in Due, Lucia Tidu, Elena Secci, Carla Poddana, hanno scritto nuovamente ai capigruppo chiedendo un incontro.
«Sono trascorsi quasi due anni e mezzo dall’inizio della legislatura ma ancora il Consiglio regionale non ha affrontato e risolto la questione della preferenza di genere nella legge elettorale per l’elezione dei componenti della massima Assemblea sarda.
Ci sono argomenti, che per quello che rappresentano e per i valori che esprimono, godono di ampia condivisione e diffuso consenso. Ci viene da dire che difficilmente sollevano contrarietà o manifesta opposizione. È quindi ragionevole pensare che trovino sensibilità e pronta accoglienza con la rapida approvazione degli atti necessari a renderli attuativi. Uno di questi è senz'altro la doppia preferenza di genere.
Voluta a gran voce da tutti i territori della Sardegna, sostenuta da centinaia di sindaci e da numerosissimi pronunciamenti dei consigli comunali, doveva avere, anche sentendo le dichiarazioni che hanno accompagnato questa mobilitazione, una corsia preferenziale.
Purtroppo temiamo che non sia così, il tempo passa, gli argomenti si accavallano e le cose si complicano. Oggi leggiamo che questo tema, che avrebbe semplicemente bisogno di una votazione che accolga l'emendamento sulla doppia preferenza a suo tempo presentato, pare sarà inglobato nella discussione complessiva di modifica della legge elettorale. Se così fosse sarebbe scandaloso e darebbe la vera dimostrazione di come contrarietà striscianti e mai dichiarate apertamente, cerchino, come in passato, ogni genere di appiglio e di giustificazione per impedire l'attivazione di uno strumento che contribuirebbe ad affermare una maggiore presenza delle donne nell'istituzione regionale dando anche un contributo al rinnovamento della politica.
Mosse da queste preoccupazioni ci rivolgiamo a voi, che rappresentate i gruppi politici presenti nell'Assemblea Regionale, perché attraverso tutti gli strumenti che sono nelle vostre prerogative  vi impegniate a dare una corsia preferenziale al voto sull'introduzione  della doppia preferenza di genere. Come tali confidiamo in una vostra attenzione particolare a questo problema di rappresentanza di genere.
Pertanto, chiediamo un incontro con il coordinamento della associazione e con una delegazione ristretta di sindaci».

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