venerdì 3 febbraio 2017

Gli stipendi da direttore in Regione, il Consiglio batte gli assessorati

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Il Consiglio regionale batte gli assessorati sugli stipendi dei direttori generali: così risulta dai redditi online nei rispettivi siti istituzionali. Quanto ai Dg del palazzo di via Roma, sede della massima assemblea sarda, si arriva a guadagnare sino a 184mila euro. Per contro negli assessorati lo stipendio più alto è di 128mila euro. Si tratta sempre di compensi lordi.
In Consiglio regionale il record ce l’ha Maria Santucciu(classe ’52), caposervizio (equipollente al Dg) del settore Amministrazione: nel 2016 ha dichiarato al fisco 184.220,08 euro. È “l’imponibile – si legge – onnicomprensivo di tutte le voci retributive erogate dall’Amministrazione, comprese le indennità a qualsiasi titolo corrisposte”.
A seguire Alfonso Maria Di Giovanni (classe ’58), caposervizio del settore Commissioni e Studi legislativi: 177.323,07 euro. Terzo il segretario generale Marcello Tack, classe ’58, altra figura equiparata al Dg: 174.570,78 euro.
Ancora: Massimo Falchi Delitala (classe ’52), caposervizio dell’Area legale – chiamata anche Avvocatura consiliare – nel 2016 ha dichiarato 168.535,75 euro. Maria Rita Gatto (classe ’59), caposervizio del settore Documentazione istituzionale e bibliotecaria: 167.693,72 euro. Antonio Dessì (classe ’57), caposervizio del Personale: 167.311,65 euro.Renato Costa (classe ’57), caposervizio delle Autorità di garanzia: 164.787,49. Gianfranco Cocco (classe ’56), caposervizio settore Assemblea: 163.407,37 euro. Marcella Massa (classe ’55), caposervizio della Segreteria: 161.065,04 euro. Giorgio La Spisa (classe ’57), caposervizio della Ragioneria: 161.024,07 euro. Rosanna Romano(classe ’62), capo Ufficio Stampa: 107.051,63 euro.
Negli assessorati della Regione gli stipendi sono decisamente più bassi rispetto alla media del Consiglio regionale, a parità di inquadramento professionale. La dichiarazione dei redditi più alta l’ha presentata nel 2016 Gianluca Cadeddu(classe ’66), direttore del Centro regionale di programmazione: 128.159,15 euro. Seconda piazza per Edoardo Balzarini(classe ’53), Dg dei Lavori pubblici: 124.848 euro. Terza è Gabriella Massidda (classe ’58), Dg dei Trasporti: 115.072 euro.
A seguire: Marcella Marchionni (classe ’59), Dg dei Servizi finanziari: 109.003. Antonello Pellegrino (classe ’60), Dg Affari generali e Società dell’informazione: 108.197 euro. Michela Melis (classe ’51), Dg settore Comunicazione: 105.530. Alessandro De Martini, direttore generale della Regione: 105.223. Stefania Manca (classe ’59), Dg Politiche sociali: 103.656. Elisabetta Schirru (classe ’71), Dg Pubblica istruzione: 101.681 euro. Elisabetta Neroni (classe ’75), Dg Urbanistica: 100.988. Roberto Saba (classe ’62), Dg Industria: 100.804. Mauro Cadoni (classe ’59), Dg dell’assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio: 100.206 euro.
Questi, invece, i Dg della Regione di cui non è online la dichiarazione dei redditi: Roberto Silvano, classe ’49, Agenzia del distretto idrografico della Sardegna; Graziano Nudda, classe ’53, Protezione civile; Anna Maria Catte, classe ’54, Programma operativo Enpi Bacino del Mediterraneo; Maria Giuseppina Medde, classe ’56, Organizzazione e Personale; Sebastiano Piredda, classe ’58, Agricoltura; Paola Zinzula, classe ’67, Ambiente; Gavino Diana, classe ’51, comandante Corpo Forestale; Antonina Scanu, classe ’53, Beni Culturali; Antonella Giglio, classe ’61, Enti locali e Finanze; Giuseppe Sechi, classe ’59, Sanità; Eugenio Annicchiarico, classe ’68, Lavoro (ha lasciato da pocchissimo l’incarico per tornare a Roma al ministero). Alessandra Camba, classe ’57, direttore generale dell’Area legale, è stata nominata di recente, di qui la mancata pubblicazione online del reddito.
Alessandra Carta

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