venerdì 14 agosto 2015

ENERGIA, FALCHI: PRIORITÀ VALORIZZARE PRODUZIONI AGRICOLE DELLA TERRA E NON SPECULAZIONI ENERGETICHE

“Leggo oggi sui giornali di mie presunte dichiarazioni fatte in un'assemblea, tenuta alcuni giorni fa a Oristano, in cui avrei detto, secondo il segretario provinciale di Oristano del Psd’az Renato Orrù, ‘di non aver nulla da eccepire sull’impianto termodinamico di San Quirico’. Niente di più falso”. Lo ha dichiarato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha aggiunto: “Delle due l’una: o il signor Orrù ha partecipato a un’altra assemblea, oppure chi gli ha raccontato dell’incontro lo ha fatto molto male. Lo stesso comitato che ha organizzato l’iniziativa ha giudicato la ‘chiacchierata positivamente’. Forse – ha proseguito Falchi – il segretario provinciale ha voluto spararla grossa per conquistare un titolo su un giornale”.

L’esponente della Giunta Pigliaru ha spiegato quindi la sua posizione: “Con il nuovo piano energetico regionale abbiamo finalmente iniziato a darci delle regole che permetteranno di individuare, sulla base dei fabbisogni, che tipo di impianti di energie rinnovabili attivare e dove ubicarli. Una pianificazione guidata consentirà anche di fornire ai territori strumenti normativi e una regolamentazione certa per il rilascio delle autorizzazioni. Si tratta – ha proseguito la titolare dell’Agricoltura – di un ragionamento che deve partire innanzitutto dall’individuare le aree più adatte, come per esempio le zone industriali dismesse”.
Con la modernizzazione e le migliorie tecnologiche raggiunte in questi ultimi decenni dal comparto agropastorale i consumi energetici sono sempre più in crescita nella nota spese delle imprese: impianti di irrigazione, mungitrici meccaniche, confezionamento dei prodotti dell’ortofrutta, minicaseifici, celle frigo, refrigeratori per il latte sono solo alcune delle voci che incidono quotidianamente sulle attività agricole.
“Priorità del nostro assessorato è valorizzare, sviluppare ancora di più le produzioni agricole della terra e non quelle speculative energetiche – ha precisato Falchi –, l’energia in campagna si può produrre, purché vada nella direzione del sostegno e dell’autoconsumo delle aziende agricole. Questo è il tipo di produzione che vogliamo e che incentiveremo nel futuro con gli strumenti messi a disposizione dall’Unione europea

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