martedì 18 agosto 2015

SANITÀ, PRELIEVO MULTI-ORGANO A SASSARI. TRAPIANTATI A CAGLIARI FEGATO, PANCREAS E DUE RENI. ARRU: “SISTEMA SANITARIO SARDO EFFICIENTE ANCHE A FERRAGOSTO”

– Un prelievo multiplo di organi è stato eseguito all’ospedale Civile di Sassari in seguito al decesso di una donna di 39 anni, di Sorso, morta per emorragia cerebrale. Gli organi (pancreas, fegato e due reni) sono stati poi trapiantati all’ospedale Brotzu di Cagliari. L’intervento è stato eseguito nel reparto Rianimazione e Terapia Intensiva diretto dal professor Guglielmo Padua. A coordinare il prelievo sono stati la dottoressa Stefania Milia e il dottor Luigi Solinas. La paziente è morta ieri notte e qualche ora dopo è cominciato l’espianto degli organi. L’intervento, che ha visto il coinvolgimento di numerosi altri chirurghi e di altri reparti degli ospedali sassaresi, è terminato nella tarda mattinata di oggi. Gli organi sono stati poi trasferiti a Cagliari con un elicottero dei Vigili del Fuoco attraverso il coordinamento dell’elisoccorso del 118. All’ospedale Brotzu, intanto, erano già state allestite le sale operatorie per permettere il trapianto degli organi su quattro persone selezionate e ricoverate nella serata di ieri. “Per prima cosa voglio sottolineare la generosità dei familiari della donatrice – ha detto l’assessore alla Sanità Luigi Arru – è un gesto esemplare e da mettere in evidenza perché, grazie alla donazione degli organi, oggi possiamo dire di aver salvato quattro vite umane. In secondo luogo, è doveroso rimarcare la grande professionalità dei medici, degli infermieri e di tutti i reparti degli ospedali sassaresi che hanno lavorato in un giorno di festa, dopo ferragosto, garantendo la perfetta riuscita del prelievo multi-organo. Disponibilità ed esperienza che sono di casa anche al Brotzu, che si conferma centro di altissima professionalità in fatto di trapianti. Il sistema sanitario sardo – ha detto l’assessore Arru – ha dimostrato di essere efficiente anche nel periodo festivo: questo è segno di organizzazione e di competenza. Speriamo che l’evento di oggi sia d’esempio e possa garantire davvero una ripresa delle donazioni. Stiamo lavorando perché la cultura della donazione non venga mai meno e confidiamo nella sensibilità e solidarietà sociale della popolazione sarda”

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