giovedì 13 agosto 2015

Villanova Monteleone, grande attesa per il Festival del Documentario


Fervono i preparativi per la terza edizione della sezione documentaristica del Sardinia Film Festival


 Tre giorni di proiezioni nelle sale suggestive di “Su Palatu” per far conoscere la forza espressiva della migliore produzione documentaristica italiana. Ma soprattutto, tre giorni di emozioni in compagnia di autori, registi, scrittori, politici e personaggi dello spettacolo che raccontano se stessi e le loro esperienze nella cornice suggestiva del centro storico di Villanova.
Dal 20 al 22 agosto ritorna il Festival del Documentario Italiano, sezione del Sardinia Film Festival dedicata al “cinema che aiuta a capire il mondo”. Un piccolo gioiello capace di attrarre appassionati e curiosi, che da alcuni anni sta facendo conoscere la ridente comunità situata tra Poglina e Monte Minerva come la “città del documentario”.
Il grande successo ottenuto nelle prime due edizioni, per pubblico e critica, ha spinto il Comune di Villanova e il Cineclub di Sassari a proseguire ancor più tenacemente nel percorso tracciato. Grande l’impegno profuso e numerosissimi i lavori pervenuti. A contendersi il Premio saranno 10 opere finaliste, di cui tre sono realizzazioni di autori sardi. «Confidiamo che questo format possa consolidarsi sempre più come una formula di successo e coinvolgere appieno la nostra comunità – afferma il sindaco Quirico Meloni – e possa essere anche un punto di riferimento per il contesto regionale e nazionale».
Sullo stesso avviso Carlo Dessì, direttore del CineClub: «La considerazione per i documentari sta crescendo sempre più e lo dimostrano i riconoscimenti ottenuti in importanti festival oltremare. Forse lo spazio è ancora poco e il nostro contributo di Villanova vuol offrire la giusta valorizzazione per questo tipo di opere».
Finora a prevalere sono stati i documentari di denuncia che hanno toccato delicati temi sociali. Nel 2013 ad aggiudicarsi il Festival era stato Riccardo Valsecchi, autore di Lecco residente in Germania, con “Id-withoutcolors”, un video di accusa contro il razzismo istituzionalizzato nella Berlino multiculturale. Lo scorso anno il Premio Villanova era andato Stefania Donaera, regista cagliaritana trapiantata a Roma sempre in giro per il mondo. La sua opera “Ribelle e Ostinata” girata nel Bangladesh, seguiva le vicende di una donna “ribelle e ostinata” che, dopo essere stata sfregiata con l’acido muriatico aveva trovato il coraggio di reagire e di portare aiuto a chi si trovava nelle sue stesse terribili condizioni.

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Salvatore Taras
Ufficio stampa e comunicazione
Festival del Documentario – Premio Villanova Monteleone 2015

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