lunedì 20 febbraio 2012

Riceviamo e pubblichiamo

Tirato in ballo, ancora una volta e in maniera poco urbana, non mi sottraggo ad un confronto civile.
Dopo il tanto dire a suo tempo e nelle opportune sedi; dopo il tanto aver “pazientemente” spiegato anche all’opinione pubblica e con massima trasparenza; vedo che si ritorna su un argomento trito e ritrito, anzi, ormai rancido.
Il pazientemente è stato supportato, da una analisi di dati oggettivi ai quali nessuno: né maestranze, né docenti; né sindacati; né politici hanno avuto convincenti argomenti da opporre o almeno giustapporre per una disanima ragionata del presunto-pretestuoso caso.
Chi fosse dotato di memoria a breve termine potrà sempre rivedere e rileggere  gli interventi pubblicati sulle colonne del  giornale; certamente tanti lettori ne conservano buona memoria e personalmente li conservo in doveroso archivio.
Mi trovo, haimè, praticamente costretto a rispondere in maniera più incisiva a chi alza il tiro con un fare totalmente fuori luogo.
Breviter: se Olbia vuole strappare a La Maddalena l’Istituto Tecnico Nautico lo faccia a viso aperto senza andare a “ziminare” o cercare paragoni con istituti di diverso profilo e che nulla hanno a che fare con un Tecnico Nautico.
Nell’esprimere comunque il massimo rispetto per i convincimenti del nostromo Tilocca, fraternamente lo invito ad informarsi in maniera adeguata e dettagliata sulla generale legislazione scolastica, sui progetti della CNA Gallura, sui deliberata della Provincia Olbia-Tempio, su quanto di competenza dell’Ufficio Scolastico Regionale e sui dettami nazionali in materia di Pubblica Istruzione.
Devo comunque ritenere che ciò che riporta l’articolista siano le esatte parole del Sig. Tilocca, ma con ciò è stata lesa la personale dignità ove, per supposizioni, anzi direi con un parlare privo di sostanza mi si accusa di non aver voluto aprire una sezione staccata di una improbabile classe del Nautico in Olbia finanche in concorso con il Sig. Sindaco di La Maddalena.
Le affermazioni a mezzo stampa non provate e nella fattispecie pongono le persone in discredito ma sicuramente solo verso quella certa opinione pubblica che definisco beota; salvo poi l’incorrere in sostanziali reati.
Gradirei comunque far sapere al Sig. Tilocca che una sezione staccata di un Istituto scolastico non è certo il banchetto della pesca di beneficenza; con tutto il rispetto per il banchetto e soprattutto di chi si prodiga per la beneficenza.
Ancora una volta ribadisco di non voler innescare polemiche e in quanto stanco di compiere esercizi grafici di alcuna utilità per la comunità, gradirei non essere più importunato con tali vacui argomenti.

cordiali saluti
Giovanni Marzano

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