giovedì 6 dicembre 2012

Senatore Sanciu: “Occorre un deciso cambio di passo contro il disastro provocato dal Governo tecnico guidato da Monti

. Il PdL sarà responsabile nel consentire l’approvazione della legge di stabilità, ma ora, sotto la guida del leader Silvio Berlusconi, siamo pronti ad affrontare le sfide che ci attendono per il bene del Paese e degli italiani”.

“Il passo indietro di un anno fa a favore del Governo tecnico presieduto da Monti,  che doveva dare all’Italia un esecutivo forte che avrebbe dovuto rilanciare il Paese, non è servito a nulla dato che i principali osservatori economici registrano tutti il segno meno. La crisi delle grandi industrie, quelle del settore manifatturiero, l’economia nel suo complesso in forte difficoltà schiacciata dalla pressione fiscale delineano un paese allo stremo. Il debito aumenta, le famiglie vedono evaporare il potere di acquisto, percepiscono come devastante per i loro bilanci la mazzata del pagamento dell’Imu e le imprese stanno ancora peggio perché non vedono segnali di ripresa. Tutto ciò fa convergere verso la conclusione che qualcosa non ha funzionato e che ci vuole un deciso cambio di passo”.

Il Senatore del PdL Fedele Sanciu interviene a seguito del voto al Senato nel quale il partito si è astenuto.
  
“Il Popolo delle Libertà ha mantenuto con l’astensione oggi in Senato un atteggiamento responsabile nei confronti del Paese, consentendo con il numero legale l’approvazione del Dl sullo sviluppo, un passaggio che si ripeterà anche con la legge di stabilità in arrivo all’esame dell’aula, voluto dal Presidente Berlusconi che sta pensando solo ed esclusivamente al bene dell’Italia e degli italiani”.

 “Personalmente è da tempo che mi astengo dal votare le fiducie del Governo Monti avendo preso atto del disastro totale e della crisi devastante  che aggredisce le famiglie e le imprese italiane che dovevano essere tutelate dallo stesso Governo, che invece preferisce affrontare l’emergenza tassando i risparmi ed imponendo un vero e proprio regime fiscale”.

“Da sardo e da gallurese in particolare, non voterò la fiducia al dl sullo sviluppo chiesta dal Governo, una decisione che prendo in linea  con mio partito e dopo aver visto quanto sta accadendo sul nostro territorio, depauperato giorno dopo giorno dagli scippi degli uffici periferici dello Stato, non ultimo quello perpetrato con la soppressione della sede distaccata del tribunale di Olbia”.
“E’ grazie ad un PdL unito e motivato, guidato dal suo leader Silvio Berlusconi, che non ha mai smesso di occuparsi del partito, che affronteremo agguerriti le sfide che ci attendono per il bene del Paese e degli italiani”.

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