domenica 23 dicembre 2012

Continuità territoriale violata, il vice presidente del Consiglio regionale, Michele Cossa


"La Regione intervenga subito contro le compagnie aeree.
Non rispettati gli oneri di servizio pubblico, violato il bando"

 "Una Sardegna sempre più isolata, con una continua violazione degli oneri di servizio pubblico sulle tratte soggette a continuità territoriale. La Regione intervenga con durezza per far rispettare quanto stabilito dal decreto del 29 novembre, che proroga la continuità territoriale, applicando le penali previste: la Giunta non può rimanere inerte mentre nei cieli sardi scoppia il caos". Lo dice il vice presidente del Consiglio regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

Per i collegamenti con lo scalo di Milano Linate, denuncia Cossa, "secondo tale decreto i vettori sottoscriventi (Alitalia e Meridiana) si impegnavano a garantire nel periodo 20/12/2102 e 10/01/2013 un numero di voli andata e ritorno pari a 10 giornalieri (dunque 20 in tutto), con la possibilità, se necessario, di incrementale tale volume di offerta di un ulteriore volo andata e ritorno nel periodo dal 20/12/2012 al 08/01/2013".  Per i collegamenti con lo scalo di Roma Fiumicino, secondo il decreto i vettori sottoscriventi (Alitalia e Meridiana) si impegnavano a garantire nel periodo 20/12/2102 e 10/01/2013 un numero di voli andata e ritorno pari a 16 giornalieri, con la possibilità, se necessario, di incrementale tale volume di offerta di due ulteriori voli andata e ritorno nel periodo dal20/12/2012 al 08/01/2013".

Invece, dice ancora Cossa, "solo per i collegamenti da Cagliari per Roma e Milano - e solo per le giornate prese in considerazione - manca un numero di voli pari a 31 per Linate e25 per Roma. Ciò chiaramente si traduce in un disservizio inaccettabile per l’utenza sarda".
Un'assurdità, dice ancora Cossa, "i diritti dei sardi vengono quotidianamente calpestati, con ritardi, voli che non vengono più effettuati, senza alcuna spiegazione e in palese violazione della continuità territoriale sottoposta agli oneri di servizio pubblico". Secondo il vice presidente del Consiglio regionale "è arrivato il momento che la Regione faccia sentire la propria voce, costringendo le compagnie di bandiera a rispettare quanto stabilito dal decreto".

Non è possibile che si assista a un tale caos, prosegue Cossa, "senza che nessuno faccia o dica nulla. I sardi non possono essere trattati in questo modo, senza alcun rispetto, senza avere la libertà di muoversi, costretti e confinati in questo modo assurdo".

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