“Le
Province devono scomparire tutte. Sulla legge di riordino degli enti locali non
accetteremo pasticci di alcun genere né contorsionismi inaccettabili pur di
mantenerne in vita alcune. Pasticci che, tra l’altro, sarebbero incomprensibili
per i sardi che hanno chiesto l’abrogazione di tutti gli enti intermedi”. Lo
dicono il vice coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Franco Meloni, e
tutti i consiglieri regionali del partito.
“Per
noi – proseguono i Riformatori - fa fede unicamente il dettato referendario che
deve essere applicato alla lettera, senza possibilità di interpretazioni
diverse, cavilli giuridici o normativi a cui ci si vorrebbe, forse, aggrappare.
Siamo stati anche sin troppo pazienti: dai referendum che hanno abolito le
Province di nuova istituzione e che hanno sancito la volontà di abrogazione
anche di quelle storiche, sono passati ben 16 mesi. Ancora non c’è una legge
approvata in via definitiva dal Consiglio regionale che applichi i referendum.
Certo molto è stato fatto: martedì arriverà in Aula la legge di riforma dello
Statuto che cancella le vecchie Province e sono già commissariate cinque enti
intermedi. Ma tutto questo non basta”.
Per
i Riformatori, “è necessario che sia varata la legge di riforma degli enti
locali che svuoti di competenze le Province, mantenendole in piedi solo
formalmente, in
attesa che sia approvata in Parlamento la riforma dello Statuto che come
sappiamo ha i tempi rigidi stabiliti per le leggi costituzionali.
Tutte le funzioni, comunque, devono andare ai Comuni o alle unioni volontarie
di Comuni, secondo il principio costituzionale della sussidiarietà,
differenziazione e adeguatezza”.
Su
questo, concludono i Riformatori, “saremo intransigenti. Ci auguriamo che anche
il Pd e l'opposizione non siano ostaggio della conservazione delle poltrone,
come invece è sembrato sino a oggi”.