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“Nel suo intervento odierno al Senato, il
presidente del Consiglio ha fatto cenno alla continuità territoriale aerea a
costi accessibili, in particolare per la Sardegna. Ricordo che la Sardegna sta
varando una nuova continuità aerea, ma lo sta facendo con risorse proprie,
perché nel 2007 i costi furono trasferiti alla Regione sulla base dell’accordo
Soru-Prodi, che l’on. Letta ben conosce. Se intende rimediare a un errore del
passato – osserva Cappellacci-, allora auspichiamo che dalle parole si passi
immediatamente ai fatti concreti: i collegamenti Sardegna-Continente dovrebbero
essere percepiti come questione nazionale e non come un problema della Sardegna.
Per questo, al giusto trasferimento delle competenze, che abbiamo esercitato
proficuamente varando il nuovo modello della tariffa unica, è necessario che lo
Stato faccia seguire anche quello delle risorse”. Il presidente della Regione si
sofferma anche sulla questione relativa ai collegamenti marittimi: “La Regione
si è dovuta rivolgere all’antitrust per inchiodare gli armatori alle loro
responsabilità per il caro traghetti ed alla Corte Costituzionale per affermare
il principio che lo Stato non può fare quello che vuole senza coinvolgere la
Sardegna. Abbiamo preso atto della volontà del Ministro Lupi di affrontare la
questione, ma la Sardegna non può aspettare. Non ci accontenteremo di una
revisione della convenzione perché non accettiamo che i nostri diritti siano
affidati a contratti che vengono discussi e stipulati da altri soggetti,
restando di fatto in balia dei capricci dei signori del mare. Occorre – ha
concluso Cappellacci- trasferire risorse e competenze alla Sardegna