Lunedì 28 ottobre tutto il personale Saremar, come preannunciato, si asterrà per 24 ore dalle
prestazioni lavorative con la sola garanzia delle corse essenziali.<<Siamo i primi a rammaricarci – scrivono le segreterie provinciali Filt-Cgil Fit-Cisl Uilt Federmar UGL di dover essere stati costretti a questa azione di sciopero per gli indubbi disagi che ne deriveranno per la popolazione tutta.
Per questo motivo il presente comunicato ha principalmente lo scopo di evidenziare che la lotta
che i marittimi Saremar hanno intrapreso ha il solo obiettivo di voler garantire alla comunità
maddalenina una vera continuità territoriale, che garantisca anche nel periodo invernale una
frequenza dei collegamenti che copra l'intera giornata.>> La rivendicazione che sta al centro
dello sciopero é infatti la restituzione al vettore pubblico Saremar delle 7 corse abolite nel 2006,
con l'utilizzo di un ulteriore equipaggio. A giudizio dei sindacati ai garantirebbe così:
il diritto costituzionale alla mobilità per una comunità doppiamente penalizzata dal vivere in
un'isola nell'isola;
- una prospettiva occupazionale ai tanti marittimi inesorabilmente sbarcati dalle società private,
restituendo loro dignità e futuro.
<<Questa nostra battaglia – prosegue la nota -ha già prodotto un importante risultato. A seguito
dell'incontro avuto con le OO.SS., la commissione regionale trasporti, presieduta dall'On.
Bardanzellu, recependo le richieste avanzate, ha approvato una risoluzione che impegna
l'assemblea regionale a:ripristinare le 7 corse sottratte a Saremar nel 2006, con il reclutamento del terzo equipaggio;adottare per tutti i sardi il regime tariffario applicato ai soli residenti delle isole.>>I
sindacati chiedono che la mobilitazione dei marittimi Saremar sia condivisa e supportata da tutta la comunità maddalenina e dalla amministrazione per vigilare e garantire che gli attesi provvedimenti
dell'assemblea regionale, della giunta e dell'assessorato ai trasporti siano realmente e
compiutamente adottati.PEONE