venerdì 4 ottobre 2013







La speranza di non vedere le ruspe è appesa al filo di una proposta di legge depositata in consiglio regionale e che ora deve a tutti i costi proseguire l’iter per la definitiva approvazione. Questo è quanto ha sancito il consiglio comunale di La Maddalena all’unanimità esaminando il caso degli incombenti trentacinque abbattimenti. Si tratta di un provvedimento già approvato dalla commissione urbanistica e rubricato al n. 423/A che ha come primo firmatario l’On. Stochino, esitato favorevolmentre dalla commissione  consiliare 2012 , prevedendone l’applicabilità anche nell’isola di La Maddalena . Mentre al ministero dell’ambiente il consiglio chiede un immediato intervento per  l’attivazione  degli organismi competenti affinchè si possa avere  per la Regione Sardegna  e per l’isola di La Maddalena in particolare , un provvedimento  di carattere  legislativo  ad hoc  cosi come  fatto per altre regioni ( Campania ) che determini un arresto immediato  delle attività di demolizione :  L’intento del disegno di legge è quello di ridimensionare in parte alcune disposizioni legislative regionali, consentendo se non altro di poter prendere tempo e fermare l’azione delle ruspe ormai alle porte. Questo è quanto il procuratore Domenico Fiordalisi ha sommessamente suggerito al sindaco di La Maddalena durante un incontro che si è tenuto la scorsa settimana. Angelo Comiti, di fronte ad una sala gremita, ha detto di aver ottenuto una parziale sospensione di quindici giorni e che lo stesso procuratore non può fare a meno che ottemperare a sentenze vecchie in alcuni casi di decenni. <<Se la Regione non si farà carico con un provvedimento forte della situazione poco si potrà fare- ha detto il primo cittadino, “garantendo comunque il suo personale impegno perchè nessuna famiglia con una sola casa potrà essere sbattuta in mezzo ad una strada anche se si tratta di un abuso.>>

Per il consiglio il “caso abusi La Maddalena” deve essere trattato con provvedimenti “ad hoc”, visto che, come ha spiegato Luca Montella, <<i maddalenini, per via delle errate politiche urbanistiche comunali degli ultimi decenni, nonchè per le rigide leggi ambientali, non hanno potuto usufruire di ben due condoni edilizi, dato che le sanatorie non sono consentite nelle zone sottoposte a tutela ambientale, raccomandandosi al sindaco ed alla giunta perché, anziché affidarsi alle solite lettere, vadano personalmente presso le istituzioni competenti a perorare  le esigenze dei cittadini>> Anche  Pier Franco Zanchetta intervenuto a proposito ,ha detto , che è la regione che deve intervenire per  risolvere il problema politicamente , ma anche  precisato che non bisogna illudere la gente con promesse inutili  .


Nonostante la compattezza dei consiglieri e le buone intenzioni per risolvere il problema in molti non hanno perso la preoccupazione che da giorni tormenta centinaia di maddalenini.Per l’occasione ieri la sala era gremita all’inverosimile proprio perchè l’argomento  degli abbattimenti non solo è sentito dagli interessati , ma da tutta la popolazione .Il sindaco ha  voluto precisare  che  non tutti gli abusi sono conseguenti alla costruzione ex novo della casa , ma anche  di qualche manufatto aggiuntivo che  può essere sanato dal proprietario stesso senza spese aggiuntive , una volta  che presenti la certificazione dell’eliminazione dello stesso . Infatti  sono diversi i proprietari  che hanno già  eliminato gli abusi nella zona  di Nido D’Aquila , qualcuno a Punta della gatta , a Fangotto , Sualeddu tutte zone lontane dal centro storico , ma anche qualche altro in città.Peone 

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