martedì 11 febbraio 2014

Critiche al bando di Caprera

Il primo gennaio di quest’anno il Memoriale Giuseppe Garibaldi, da una gestione commissariale e temporanea della Protezione Civile è passato sotto la gestione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBAC). Il Ministero ha deciso di affidare a terzi, tramite una procedura di gara, l’intera gestione del Memoriale (custodia, manutenzione, vigilanza, pulizia, biglietteria, attività commerciali ed altro ancora) unitamente ad alcuni servizi (biglietteria ed attività commerciali) da svolgersi presso il Compendio Garibaldino. La procedura, iniziata con la pubblicazione di un bando di gara alla fine di dicembre, dovrebbe concludersi non prima della fine di marzo. Dalle poche notizie che filtrano, sembra che vi sia stata la partecipazione di diversi soggetti, prevalentemente con lo strumento dell’associazione temporanea d’imprese, probabilmente l’unico possibile, vista la complessità ed onerosità dei servizi da svolgere e le stringenti garanzie da fornire, sia per la capacità tecnica che economica. L’assessore alla programmazione Chicco Tirotto, sentito sul punto ha detto :” << che ciò che conta è che il sistema museale possa finalmente decollare, con una organizzazione moderna, che sia in grado di valorizzare questa incredibile risorsa culturale, sviluppandola quanto più in termini di attrattiva turistica per la nostra città>>.Mentre il consigliere , ma anche ex sindacalista Gaetano Pedroni, valutando il meccanismo della gara poco trasparente sopratutto per la scarsa pubblicità del bando stesso ,pur tuttavia per lo stesso potrebbe aprire uno spiraglio sul piano delle pportiunità di lavoro .<< I servizi di bigliettazione, di ristoro, di manutenzione, di custodia e via discorrendo, dovrebbero, a mio avviso-ha detto Pedroni- poter occupare qualche decina di lavoratori. Il punto centrale è che questa occasione, che si sta sviluppando a La Maddalena, dovrebbe poter offrire occupazione agli attuali disoccupati locali, che purtroppo, con la perdita di altre opportunità di lavoro esistenti nel territorio sino a qualche anno fa, sono rimasti fuori dal mercato del lavoro. >> A suo giudizio lo scenario dei disoccupati locali è purtroppo ampio, ci sono molti laureati, ci sono ex artigiani e lavoratori con molte conoscenze ed esperienze precedenti. << Gli strumenti, per porre queste questioni alle società che si sono aggiudicate l’appalto, possono essere in capo all’amministrazione della città, che dovrebbe e potrebbe, prima che i giochi siano già fatti, sensibilizzare l’attenzione sui nostri disoccupati e fuorviare qualsiasi ipotesi di importazione di manodopera che non sia del territorio.>>Per Pedron Bisogna muoversi per tempo, sperando che con le solite logiche di subappalto con “ micro ditte locali” ben introdotte nelle segrete prelazioni , alla fine non ci sia una contrazione di occupati a vantaggio di qualche solito noto. Speriamo che non sia così e che le società aggiudicatarie abbiano tutte le carte in regola per non subappaltare i servizi. Per quanto riguarda invece i pubblici dipendenti del Museo garibaldino, credo che i sindacati, molto attenti ed esperti in certi frangenti, debbano vigilare che il servizio pubblico sia ben definito in termini di competenze e di carichi di lavoro per scongiurare che dietro questa terziarizzazione iniziale, si nasconda il tentativo di privatizzare i musei. Un ulteriore indietreggiamento dello Stato da La Maddalena non sarebbe tollerabile specie in un momento di crisi economica molto rilevante. Peone

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