martedì 25 febbraio 2014



Bisogna mettere mano a una nuova legge elettorale che garantisca stabilità e governabilità

 

 “Un Porceddum, che fa impallidire il Porcellum di Calderoli. La legge elettorale senza soglie di sbarramento porta in Consiglio regionale una maggioranza con ben 11 partiti diversi, di cui 5 con un  solo consigliere regionale e 4 con due consiglieri. Risultato: per far posto ai partiti da prefisso telefonico che rappresentano solo se stessi, vengono lasciati fuori candidati della stessa maggioranza con migliaia di preferenze ed entrano dalla porta principale persone con poco più di 600 voti. E questo renderà il nuovo Consiglio regionale ingovernabile, sotto ricatto dei piccoli e piccolissimi che avranno un potere di interdizione nei confronti del presidente della Regione non indifferente”.  Lo sottolinea Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, al temine della riunione con i candidati del collegio di Cagliari e il coordinamento provinciale di Cagliari. Nei prossimi giorni seguiranno altre riunioni nei territori, in particolare lunedì Sassari e mercoledì a Nuoro.

 

“La legge elettorale – prosegue Cossa – sarà una delle questioni su cui mettere urgentemente mano. Anche per risolvere il problema rappresentanza femminile all’interno del Consiglio regionale e nelle istituzioni, oltre che garantire una reale rappresentanza dei territori”.

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