lunedì 3 febbraio 2014

Le risposte di Ugo Cappellacci alle richieste di Rete Imprese Sardegna

Le risposte di Ugo Cappellacci alle richieste di Rete Imprese Sardegna

Si sono chiusi poco fa, al T-Hotel di Cagliari, gli incontri organizzati da Rete Imprese Sardegna con i candidati alla Presidenza della Regione. Ugo Cappellacci, ascoltate le istanze di Rete Imprese, ha esposto in breve il suo programma, per la parte riguardante il mondo imprenditoriale. “La Sardegna –ha sottolineato Cappellacci – ha forti svantaggi competitivi con il resto d’Europa. I nodi strutturali sono infrastrutture, trasporti ed energia, connessi al fattore insularità e in buona parte dipendenti dai rapporti con lo Stato. Abbiamo tuttavia rivendicato maggiori risorse in sede statale, ottenendo maggiori risultati in sede giudiziaria piuttosto che in ambito politico. Sulle infrastrutture abbiamo lavorato su alcuni grandi progetti, come la Sassari-Olbia, e vogliamo continuare su questa strada.Un’altra battaglia è quella sulle accise, anche per costituire una vera contropartita sull’impatto ambientale e sui rischi connessi all’uso del territorio per la produzione di derivati dal petrolio. Le accise vanno calcolate sul carburante prodotto e non su quello consumato: in questo modo avremmo un incremento di entrate pari a 1-1,5 miliardi di euro. Il 50% di queste risorse verrebbe investito sulle infrastrutture e sulla riduzione del prezzo della benzina.Trasporti: la tariffa unica, a mio avviso, non può essere destinata ai soli sardi perché diventeremmo una riserva indiana. Per aumentare la nostra base produttiva, ci sono soltanto due strade: esportare oppure incrementare le presenze nell’Isola. Molti ci attaccano su questo punto, ma non è vero che i voli sono diminuiti rispetto al passato. Nei primi due mesi della nuova continuità aerea, abbiamo registrato addirittura un incremento del 9% dei passeggeri trasportati. Il nuovo obiettivo è quello di estendere la tariffa a tutti i 12 mesi (anziché 9 soltanto). Sul piano del trasporto marittimo, dopo le tante battaglie sostenute, chiediamo il trasferimento di competenze e risorse per quanto riguarda l’assegnazione delle rotte. La contestata operazione Saremar è servita a mitigare il cartello tra le compagnie di navigazione e a trasportare 500mila persone che hanno manifestato gradimento sulla qualità del servizio.Energia: c’è molta strada da fare. Siamo avanti nella realizzazione delle reti interne del gas, ma dobbiamo puntare sui gassificatori perché sono il nostro futuro. Dobbiamo riequilibrare le fonti rinnovabili, estendendo il progetto pilota (che ha coinvolto 66 Comuni per 200 milioni di investimenti) a tutta la Sardegna. Un’operazione importante per le casse comunali e l’occupazione, oltre che per il raggiungimento degli obiettivi dei Protocolli internazionali.Fisco: abbiamo previsto sgravi per 20 milioni di euro (destinati all’assunzione dei disoccupati) e la riduzione dell’Irap, condivisa con tutte le forze politiche. Puntiamo alla Zona franca integrale, consapevoli che la nostra richiesta all’UE deve essere fatta propria dal Governo centrale (ma l’Europa ha già detto sì).Burocrazia: è necessaria la riforma della Regione, che passa per l’istituzione di un Assessorato per la semplificazione della burocrazia e la valutazione dei provvedimenti legislativi. Un processo che coinvolgerebbe le imprese.Urbanistica: il nuovo PPS dà ai Comuni le procedure che sbloccheranno una parte importante del settore edilizia, dando lavoro a 4mila persone circa”.

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