mercoledì 5 novembre 2014

L'AVVOCATO ALDO KERSEVAN ATTACCA ABBANOA NON SODDISFATTO DELLE DICHIARAZIONI FATTE

       Malgrado qualcuno si affanni ad affermare il contrario, grande è stata la delusione provata dai cittadini maddalenini che hanno partecipato all'incontro pubblico con i rappresentanti di ABBANOA per discutere delle ataviche problematiche del servizio idrico isolano.
Al di là dell'invito a rivolgersi, alla esistente commissione di conciliazione per risolvere le vertenze tra utenti ed ABBANOA S.p.a., in concreto non sono stati fatti sostanziali passi in avanti., Lo ha affermato l’avvocato Aldo Kersevan difensore di numerosi utenti in vertenze giudiziarie sull’acqua, confermando che i funzionari del gestore idrico non hanno potuto fare a meno di porgere le proprie scuse e di riconoscere la fondatezza delle lamentele rivolte loro.   << Si sono impegnati, inoltre,- afferma Kersevan-verbalmente quanto genericamente, a porre rimedio ai molteplici inadempimenti contestati, costituiti principalmente dalla somministrazione di acqua non potabile, da anomalie nella fatturazione (importi irreali, diverse annualità accorpate in un'unica bolletta emessa a distanza addirittura di 5 – 8 anni rispetto ai distinti periodi di fornitura, letture dei contatori in numero inferiore a quelle previste ., fatture emesse ed inviate con cadenza diversa da quella bimestrale imposta . e sulla base di consumi arbitrariamente determinati a forfait, pretese di pagamento di annualità ormai prescritte), nonché dagli slacci arbitrariamente operati anche in presenza di formali reclami rimasti senza risposta e dai comportamenti spesso scortesi ed arroganti di alcuni addetti agli sportelli della società, peraltro difficilmente raggiungibili per via telefonica.Abbanoa addirittura  non ha  voluto riconoscere che le sentenze del tribunale “ non sono legge “ suscitando l'indignazione dell'esterrefatto pubblico presente, che ha avuto così l'ennesima conferma che <<è cambiato il maestro, ma la musica è rimasta purtroppo sempre la stessa">>Per la non potabilità dell’acqua   ABBANOA, assai contraddittoriamente, ha escluso che in sede conciliativa possano essere concesse riduzioni per questo motivo sul prezzo corrispettivo preteso, quanto meno nella misura del 50%
, adducendo a propria giustificazione di "avere le mani legate"
Altrettanto vero è che, nonostante la comprovata permanente non potabilità dell'acqua distribuita nella rete pubblica maddalenina tra il Settembre 1986 e il Settembre 2014, i rappresentanti di ABBANOA S.p.a., assai contraddittoriamente, hanno escluso che in sede conciliativa possano essere concesse riduzioni per questo motivo sul prezzo corrispettivo preteso, quanto meno nella misura del 50% prevista nella delibera C.I.P. n° 26/75, adducendo a propria giustificazione di "avere le mani legate" da un a dir poco cervellotico parere, peraltro non vincolante, espresso dalla soppressa Commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche in data 24.2.2011.
Del pari, nessun impegno è stato assunto per porre fine alla odiosa e ricattatoria pratica della sospensione della erogazione dell'acqua, sebbene, uniformandosi all'orientamento giurisprudenziale nazionale, anche il Tribunale di Tempio Pausania, in recentissime decisioni emesse in via d'urgenza, abbia riconosciuto la illegittimità di una simile proditoria condotta, ordinando ad ABBANOA S.p.a. l'immediato ripristino del servizio.     Tanto, ha avuto modo di rimarcare testualmente il Tribunale, a maggior ragione quando il presunto "inadempimento dell'utente sia relativo ad una fattura – oltretutto di consistente importo – con la quale siano state richieste in pagamento più annualità dopo un lungo periodo di omessa fatturazione", come per l'appunto tuttora si verifica a La Maddalena.
Per contro, sorprendentemente, a tale riguardo, i funzionari di ABBANOA S.p.a. hanno avuto l'ardire di sostenere che "le sentenze non sono legge", suscitando, a tacer d'altro, l'indignazione dell'esterrefatto pubblico presente, che, ove ancora ve ne fosse stato bisogno, ha avuto così l'ennesima conferma che "è cambiato il maestro, ma la musica è rimasta purtroppo sempre la stessa" !
       A questo punto, trattandosi innegabilmente di problematica di primaria rilevanza sociale, la cui soluzione viene resa ancor più complicata dalla peculiare situazione di insularità, quanto mai auspicabile e doverosa devesi ritenere una ferma e precisa presa di posizione della locale Amministrazione comunale nei riguardi di ABBANOA S.p.a.Questo sia allo scopo di salvaguardare sotto ogni profilo l'intera popolazione maddalenina che, si badi bene, intende pagare l'acqua al giusto prezzo, sia per fugare il sospetto, insinuatosi, per vero, in molti, che il predetto dibattito pubblico possa aver rappresentato soltanto una occasione di puro sapore preelettorale e che il gestore idrico abbia agito esclusivamente "pro domo sua", infischiandosene ancora una volta dei diritti degli utenti, chiamati spesso a corrispondere somme astronomiche, a prescindere dalla pessima qualità del servizio ricevuto ed invitati ora a sottoscrivere accordi conciliativi senza conoscere preventivamente le condizioni e soprattutto le rinunce a cui essi potrebbero andare irreversibilmente incontro.
       Come invocato a gran voce dagli utenti, assai importante, in quest'ottica, risulterebbe intanto pretendere con assoluta determinazione che ABBANOA S.p.a. metta finalmente tutte le carte in tavola e provveda altresì ad aprire a La Maddalena uno stabile sportello per le relazioni col pubblico, presso il quale sia pure garantita la contestuale presenza di addetti alle procedure di conciliazione.     Ciò per porre termine ai noti disagi, alle perdite di tempo e agli onerosi costi di viaggio che gli stessi punitivamente sono costretti a sopportare a causa della insularità, dovendo ogni volta attraversare il mare per recarsi presso gli Uffici di Arzachena (peraltro in fase di chiusura) o, addirittura, di Olbia, per poter sbrigare qualunque pratica, anche la più semplice, concernente il servizio idrico.
Superfluo ogni ulteriore commento su tale assurdo stato di cose, ormai ingiustificatamente tollerato da ben 9 anni, ossia dall'epoca del subentro di ABBANOA S.p.a. nella gestione del servizio idrico cittadino (1.1.2006).
La Maddalena, li 3.11.2014


Avv. Aldo Kersevan

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