venerdì 28 novembre 2014

CONFRONTO SULLA FINANZIARIA 2015. PACI: ZERO IRAP PER NUOVE IMPRESE, NIENTE TICKET E IRPEF INVARIATA. SPESA DEI FONDI UE È PRIORITÀ ASSOLUTA


CONFRONTO SULLA FINANZIARIA 2015. PACI: ZERO IRAP PER NUOVE IMPRESE, NIENTE TICKET E IRPEF INVARIATA. SPESA DEI FONDI UE È  PRIORITÀ ASSOLUTA

- Nessun aumento dell'Irpef, niente ticket sanitari, trasformazione dell'abbattimento dell'Irap in provvedimento permanente e azzeramento dell'Irap alle nuove imprese per i primi cinque anni, un Piano Infrastrutture da 600 milioni per aprire cantieri e rilanciare l'economia della Sardegna, tolleranza zero su sprechi e residui passivi, l'inserimento direttamente in bilancio della programmazione 2014-2020 dei fondi europei. Sono i capisaldi della manovra finanziaria per il 2015, che ha come filosofia di base la programmazione integrata delle risorse e che è stata illustrata oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall'assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci a Enti Locali (ANCI e Cal), Sindacati e Associazioni di categoria. Una manovra improntata al rigore contro gli sprechi e caratterizzata da una politica di investimenti per rilanciare economia e sviluppo: un Patto Sociale per il rilancio della Sardegna.
FONDI EUROPEI E PROGRAMMAZIONE INTEGRATA - "È una manovra finanziaria fortemente keynesiana, perché in questo momento è indispensabile l'intervento pubblico per iniziare a rilanciare l'economia in un momento di crisi così drammatica come quella che stiamo vivendo - spiega l'assessore Paci - Per la prima volta inseriamo direttamente la programmazione europea perché d'ora in poi prima si spendono i soldi europei e poi, solo e soltanto per quei settori dove non si possono utilizzare, entreranno in gioco i fondi regionali. Seicento milioni di euro non spesi, tanti sono quelli della programmazione 2007-2013, gridano vendetta, non è una cosa eticamente accettabile: le risorse europee ci sono, sono moltissimi soldi che dobbiamo essere bravi a spendere, e noi in questa manovra li cofinanziamo con 81 milioni di euro e si possono spendere immediatamente. Non abbiamo più scuse, dobbiamo essere pronti a scrivere i bandi da subito". L'assessore Paci ha spiegato che l'integrazione dei fondi - europei, nazionali e regionali - è la chiave di volta di questa manovra che, grazie all'accordo firmato il 21 luglio, per la prima volta consentirà alla Sardegna di spendere tutte le risorse che incassa.
LE TASSE, IRPEF E IRAP PIÙ BASSE IN ITALIA - Nessun aumento per l'Irpef, come invece è accaduto in gran parte delle regioni italiane, che in Sardegna resta alla aliquota minima, ovvero l'1,23%. E la Giunta Pigliaru, pur in un momento così difficile dal punto di vista economico, ha deciso di tutelare al massimo i cittadini non introducendo i ticket sanitari, scelta anche questa sulla quale hanno invece ripiegato moltissime regioni. Importanti novità per l'Irap: il provvedimento di abbattimento dell'imposta deciso nella precedente legislatura aveva la durata di tre anni. "Noi abbiamo deciso di rendere permanente l'abbattimento dell'Irap e di azzerarla completamente per le nuove imprese che non dovranno versare un euro di tasse per i primi 5 anni - dice il vicepresidente della Giunta -  Ovviamente, per trasformare il taglio in un provvedimento a tempo indeterminato, abbiamo dovuto rimodularlo portandolo al 25%, al quale però si aggiungerà la riduzione prevista dal Governo nazionale nella Legge di Stabilità. In ogni caso, l'Irap in Sardegna con il 2,93% di aliquota, è la più bassa d'Italia".
IL MUTUO PER IL PIANO INFRASTRUTTURE - Un prestito bancario da 600 milioni di euro non per pagare i debiti ma solo ed esclusivamente per mettere in campo risorse fresche, investimenti, per aprire cantieri, creare nuova occupazione. In una parola: rilanciare l'economia della Sardegna, iniziando a ridurre l'eterno gap che affligge l'Isola in termini di infrastrutture e trasporti. "La Giunta ha deciso di accendere un mutuo da 600 milioni, e sono già in corso trattative con BEI E CDP. - spiega l'assessore Paci - un importo importante da sommare al miliardo e 300 milioni di fondi nazionali per lo sviluppo e la coesione (Fsc) per le infrastrutture. Le macro aree di intervento previste sono: sistema viario, rischio idrogeologico, servizio idrico, scuole. Dunque, subito risorse fresche in campo per ripartire dopo anni di immobilità.
FUORI DAL PATTO PER LO SVILUPPO -  "Nel 2015, per la prima volta, potremo spendere tutte le risorse disponibili nel bilancio senza gli assurdi vincoli imposti dal patto di stabilità, dando in tal modo risposte certe alle esigenze di istituzioni locali, categorie e e territori. Si tratta - conclude l'assessore Paci - di una finanziaria equilibrata e di sviluppo". 

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