mercoledì 26 novembre 2014

AGRICOLTURA: FALCHI, DA AGEA DATI RASSICURANTI SUL REFRESH

 “I dati inviati appena pochi giorni fa dall’Agenzia delle Erogazioni in Agricoltura (AGEA) di Roma, sullo stato di valutazione delle domande in anomalia derivanti dal Refresh, raccontano una storia diversa e ben più rassicurante da quella inizialmente emersa in primavera. Nei giorni scorsi non ho condiviso le polemiche nate anche in Consiglio regionale e ho invitato tutti ad abbassare i toni, spiegando che le strutture dell’assessorato e dell’Agenzia Argea stavano lavorando, già dal mese di giugno, a stretto contatto con i tecnici di Roma per trovare una soluzione ai problemi. Giorno dopo giorno stiamo riuscendo a ricostruire, in buona parte positivamente, il quadro delle domande in anomalia sullo sviluppo rurale e sul Premio unico per le annualità 2013-2014”. Lo ha detto oggi l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a margine di un incontro pubblico organizzato a Olbia e dopo l’audizione a cui ha partecipato ieri sera nella Quinta Commissione del Consiglio regionale.
Il tema del cosiddetto Refresh, l’aggiornamento della Banca dati grafica, voluto dall’Unione europea, che definisce l’uso del suolo agricolo in Sardegna, ha sollevato numerose preoccupazioni fra gli operatori del settore, poiché il passaggio di aree di suolo da pascolo magro (ammissibile per i finanziamenti agricoli comunitari) a bosco (escluso dai finanziamenti) rischiava di far perdere l’erogazione dei premi comunitari a diverse aziende. Per far chiarezza sulle domande in anomalia è partito un controllo in loco delle superfici riclassificate a bosco, che AGEA sta concludendo proprio in questi giorni. “Quando si parla di numeri è necessario usare la massima cautela – ha aggiunto l’esponente delle Giunta Pigliaru – soprattutto se si tratta del lavoro di agricoltori e pastori sardi. Per questo il nostro assessorato parla solo con cifre ufficiali che giungono da Roma”.
CONTROLLI IN LOCO - Le domande che hanno riscontrato anomalie sono 844: 651 per il PSR (Programma di Sviluppo Rurale) e 193 per la Domanda unica o Premio unico. I controlli effettuati e completati in loco per verificare le anomalie, al 20 novembre 2014, sono 333 su 844 domande: 279 riguardano il PSR e 54 la Domanda unica. Mentre sulle isole in anomalia (le aree o particelle di suolo modificate dal refresh) il controllo ha superato il 64%.

VALUTAZIONE IMPORTI BLOCCATI – Le 651 domande del PSR corrispondono a circa 2 milioni e 800mila euro. L’importo non ammissibile è stato individuato in circa 683mila euro, di cui 371mila non derivante dal refresh ma da inadempienze o carenze di carattere amministrativo. Con le verifiche ancora in corso e con il trend positivo delle valutazioni, il dato di 312mila euro ancora in anomalia, e derivante dal refresh, dovrebbe ancora ridursi. A oggi sono invece stati erogati 2 milioni e 100mila euro. 

VARIAZIONE DELLA SUPERFICIE ELEGGIBILE A PASCOLO – La superficie eleggibile a pascolo pre-refresh era pari a 31.742 ettari, mentre dopo l’aggiornamento si è passati a 11.907 ettari, con una diminuzione di 19.835 ettari. Dopo il 64% di isole controllate, la superficie eleggibile a bosco è salita a 21.335 ettari con un aumento di 9.448 ettari (+79%). I controlli in loco condotti da AGEA dovrebbero concludersi entro il 30 novembre, mentre saranno poi necessari alcuni giorni per avere gli aggiornamenti sulle domande ancora in valutazione.
LA NUOVA PAC – Le valutazioni in corso sulle aree a uso pascolo o boschive riguardano le annualità 2013-2014, mentre per il futuro si sta intervenendo per aumentare le prime attraverso nuovi provvedimenti normativi che riconoscano la particolarità agricola isolana. “Per aumentare le aree pascolabili in Sardegna e quindi finanziabili dall’Unione europea – ha osservato la titolare dell’Agricoltura – abbiamo lavorato a stretto contatto con il ministero delle Politiche agricole e forestali proprio sul nuovo decreto di attuazione ministeriale della nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria) 2014-2020 inserendo alcuni punti che sembrano cuciti addosso alle esigenze della nostra regione”. Nel decreto, sottoscritto lo scorso 18 novembre, viene evidenziata la possibilità di inserire tra le superfici ammissibili a finanziamento quelle sulle quali sono svolte pratiche locali tradizionali. “Ora – ha concluso l’assessore Falchi – non ci resta che iniziare a lavorare per individuare queste aree e farle inserire fra le premiabili dalle norme dell’Ue”. 

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