martedì 25 novembre 2014

RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI: PROTOCOLLO D’INTESA SUL PERSONALE TRA REGIONE E SINDACATI

-  La Regione ha stipulato un protocollo d’intesa per l’attuazione, il monitoraggio e la qualificazione delle funzioni del personale coinvolto nel processo di riordino degli enti locali con Anci, Ups, Cgil, Cisl, Uil, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Sarà istituito un tavolo permanente a livello regionale di confronto e monitoraggio del personale delle Province coinvolto nel processi di mobilità tra Enti. “Questo consentirà di agevolare – ha detto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu- il percorso di riqualificazione professionale dei dipendenti, la continuità del lavoro e la posizione giuridica ed economica”.
MOBILITA’ E PRECARI. La Regione, l’Anci, Ups e sindacati si impegnano a monitorare le attività degli enti interessati, perché il trasferimento del personale avvenga nel rispetto di quanto previsto dalla legge in materia di mobilità, con l’ applicazione delle norme contrattuali vigenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali. “Sarà anche osservata - ha proseguito l’esponente della giunta Pigliaru- la situazione del lavoro precario e del personale delle società in house degli Enti coinvolti nel processo di riforma”.
TRASFERIMENTO DELLE FUNZIONI. Gli eventuali processi di trasferimento delle funzioni non dovranno incidere sui vincoli di bilancio, sui limiti di spesa e delle assunzioni previsti per il personale delle amministrazioni che ricevono i dipendenti. “I trasferimenti- ha spiegato l’assessore Erriu- dovranno avvenire con garanzia di copertura per i trattamenti economici del personale trasferito e per gli altri rapporti in corso nei quali subentrino altri enti”.
RACCOLTA DATI. Il protocollo d’intesa prevede l’impegno delle parti per raccogliere, analizzare e valutare i dati del personale a oggi impegnato nei servizi e nelle funzioni oggetto di possibile riordino, compresi i dati relativi a soggetti, diversi dalla Regione e dagli enti locali, cui sono affidati compiti o attività riconducibili alle funzioni oggetto di riordino. Ciò anche al fine di concordare iniziative per salvaguardare i livelli occupazionali anche attraverso l'Istituzione di un tavolo di confronto specifico.

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