giovedì 26 novembre 2015

ENERGIA, PIGLIARU AL MISE PER ESSENZIALITÀ E SUPER INTERROMPIBILITÀ: TUTELIAMO IL TESSUTO PRODUTTIVO DELLA SARDEGNA

 - Si è svolto a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, l’incontro richiesto dal presidente Francesco Pigliaru al sottosegretario della Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e alla ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi per affrontare alcune urgenze che riguardano complessivamente il tessuto industriale sardo e le esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico dell’Isola. Alla riunione ha preso parte l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e hanno partecipato rappresentanze sindacali regionali e nazionali.
Sono 18 le aziende beneficiarie della super interrompibilità e 3 le centrali elettriche beneficiarie della essenzialità, più l’indotto diretto e collaterale. La riunione è stata preceduta da un lavoro istruttorio condiviso con sindacati e Confindustria per arrivare a una posizione unitaria che rafforzasse la richiesta al Governo del massimo impegno nel confronto con la UE e nella definizione dei provvedimenti necessari per accompagnare la Sardegna nella fase di transizione verso l’arrivo del metano.
Davanti alla ministra Guidi e al sottosegretario De Vincenti, sollecitati lo scorso 11 novembre da una urgente e circostanziata richiesta di incontro, Pigliaru ha fatto valere le esigenze della Sardegna. Tra le priorità, la necessità di preservare, seppur temporaneamente, il regime attuale di essenzialità delle centrali della Sardegna. “Si tratta del solo strumento che, allo stato delle cose, può accompagnarci nella transizione verso il metano. È funzionale alla ripresa economica della nostra Isola e risponde a precise esigenze di sicurezza ed equilibrio del sistema elettrico regionale, in presenza degli impegni che Governo e Regione hanno messo in campo per il rilancio del settore industriale”, ha dichiarato il Presidente della Regione. “In più non possiamo permetterci ulteriori rischi sul piano dei livelli occupazionali. Chiediamo una proroga del regime di essenzialità per un tempo che serva ad attivare gli investimenti sull’efficientamento delle centrali e sulle imprese a valle”, ha concluso Pigliaru ricordando la peculiarità di Ottana, dove “il problema essenzialità ha impatto diretto con le altre imprese insediate a cui sono fornite le utilities”.
Preoccupazione è stata manifestata dall’assessore Piras sulla capacità, da parte delle centrali, di mantenere gli attuali livelli occupativi in assenza di tale proroga. “Stiamo lavorando a pieno regime sul piano per cambiare il nostro assetto energetico”, ha detto Maria Grazia Piras. “Non possiamo pensare che il nostro sforzo sia limitato da questo vincolo sull’essenzialità”.
Sul caso Ottana si è soffermata la ministra Guidi che, dopo averne discusso in precedenza con il presidente Pigliaru, ha comunicato che nelle ultime ore la struttura tecnica del Ministero e Terna stanno valutando l’opzione di un regime che garantisca la riaccensione rapida e l’erogazione in rete in condizioni di equilibrio nella Sardegna centrale.
Altro tema portante della lunga riunione è stata la super interrompibilità, punto che il Governo sta trattando con la Commissione Europea e sul quale dalla Regione Sardegna è arrivata la richiesta di aggiornamenti sullo stato della trattativa. La ministra Guidi ha condiviso, con l’intera delegazione giunta dalla Sardegna, i progressi del negoziato ancora in atto con l’UE, da cui è stata ricevuta la disponibilità a non considerare più la misura della super interrompibilità quale aiuto di Stato, e quindi sanzionabile. Sul fronte del prezzo dell’energia per megawatt/h, da parte dell’esponente del Governo è stato inoltre comunicato che si sta trattando per un valore finale che sia più basso rispetto alla media europea, in considerazione della specifica condizione di insularità.

Meteo