giovedì 26 novembre 2015

Sicurezza sul lavoro nei cantiere edile: il Ser vizio Prevenzione e Sicurezza della Asl sale in cattedra


 – Cantieri più sicuri, maggior consapevolezza di quelli che sono i rischi che si corrono all’interno dei cantieri e rispetto delle norme: sono questi i temi che verranno trattati in un corso di informazione organizzato dalla Asl di Olbia, rivolto ai titolari e dipendenti di imprese edili, ma anche agli studi di progettazione, agli ingegneri, geometri, tecnici comunali e associazioni di categoria della Gallura.

L’appuntamento “La sicurezza nei cantieri edili: gestione, anticaduta e dispositivi di protezione collettiva e individuale” è fissato per venerdì 04 dicembre 2015, nella sala conferenze del Museo Archeologico di Olbia, con inizio dei lavori alle ore 08.45.

La sicurezza sul lavoro è una materia molto dedicata, che viene regolata dal Decreto Legislativo 81/08, il Testo Unico sulla Sicurezza, che si occupa anche di sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei e mobili.
L’edilizia, a livello nazionale, è il settore in cui si registra una maggior concentrazione di irregolarità, soprattutto per quel che riguarda il sommerso e le misure di sicurezza adottate nei luoghi di lavoro: da qui la necessità diformare e informare gli “addetti ai lavori” sugli obblighi normativi e gestionali all’interno del cantiere edile, così da incrementarne la sicurezza.

Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.), che ha organizzato la giornata di informazione gratuita, svolge nel territorio della Asl di Olbia  attività di prevenzione degli infortuni lavorativi e delle malattie professionali. Questa attività comporta:
-          il controllo della corretta applicazione, nei luoghi di lavoro, delle norme di protezione e di tutela della salute dei lavoratori;
-          la sensibilizzazione dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti aziendali, attraverso appositi interventi di informazione;
-          l’effettuazione di accertamenti sanitari, preliminari all’assunzione, su lavoratori appartenenti a categorie tradizionalmente “deboli”, quali gli apprendisti e i minori, e di accertamenti sanitari successivi al ricorso del lavoratore contro il giudizio di inidoneità del medico competente.

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