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Sassari: Denunciato dalla Polizia di
Stato per riciclaggio e frode informatica
Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Sassari hanno scoperto e
denunciato all’autorità giudiziaria un pregiudicato residente nella
provincia di Napoli, S. R. cl. 1979, nei
confronti del quale sono stati raccolti
consistenti indizi di colpevolezza per i reati di riciclaggio, frode
informatica e sostituzione di persona. Le approfondite investigazioni hanno permesso di portare alla luce un
fenomeno criminale molto ben congegnato ed eseguito con grande capacità, e per questo,
di difficilissima scoperta.
Le indagini avevano preso avvio
dopo la denuncia presentata alcuni mesi fa in Questura da un cittadino
sassarese che aveva segnalato diversi movimenti di conto anomali sulla propria
carta di credito per operazioni a lui
completamente sconosciute. Dai primi accertamenti
si poteva constatare che la carta di credito era stata violata da ignoti pirati
informatici che, dopo aver rubato le coordinate di accesso, erano riusciti ad effettuare indisturbati
numerose operazioni bancarie.
Le numerose transazioni illecite
erano state effettuate con la spendita, a sua volta, del nominativo di altre ignare persone,
residenti in varie parti d’Italia, che, a loro volta, avevano subito
il pishing, ovverosia, il
furto informatico di identità, tecnica
utile ai malfattori per impedire alla Polizia di essere individuati.
Benchè i criminali fossero sempre
attenti a non lasciare tracce, erano state minuziosamente analizzate alcune
operazioni on line di pagamento di
alcune giocate sul Match Point Scommesse
del gruppo SISAL.
L’analisi incrociata dei dati,
anche con il supporto tecnico dell’Ufficio Antifrodi di SISAL ha permesso di
scoprire che alcune giocate erano chiaramente pilotate; infatti, i numerosi
account di giocatori on line risultati chiaramente falsi erano riconducibili
a “giocatori virtuali” che avevano partecipato alle scommesse ed avevano
perduto deliberatamente e volontariamente le rispettive giocate all’unico scopo
di giustificare ufficialmente e così consentire il trasferimento del premio di ciascuna giocata del tavolo a favore del vincitore della partita,
complice della combine, titolare di
un preciso conto gioco.
La truffa così ben articolata
aveva dunque lo scopo finale di
“ripulire” i denari provento dalle frodi telematiche con incasso dei
proventi da reato, ufficialmente vinti al gioco e dunque, apparentemente
posseduti legittimamente, di cui
l’indagato si era infine impossessato al termine di normali operazioni di prelievo presso sportelli ATM
ubicati in provincia di Napoli e Salerno.
Pertanto, l’apertura di specifici account per conti gioco, e
la partecipazione a finte giocate on line,
con lo stratagemma del riparo dietro le generalità di ignare persone realmente
esistenti era lo schermo apparentemente legale
per esercitare sistematicamente il riciclaggio del denaro trafugato da carte di credito di
ignari titolari e provento dalle frodi
informatiche subite.
Sono in fase di identificazione
numerose altre persone offese dal reato.
Sono state scoperte movimentazioni di denaro per diverse decine di migliaia
di euro di valore e sono
in corso indagini tese all’identificazione dei complici.