martedì 22 novembre 2016

Doppia preferenza di genere, bandiera dei Quattro mori listata a lutto nei Comuni della Sardegna

Doppia preferenza di genere, bandiera dei Quattro mori listata a lutto nei Comuni della Sardegna contro il Palazzo che non vuole la riforma
l’Isola risponde in massa alla mobilitazione promossa dall'Associazione Meglio in Due


. Un successo la grande mobilitazione promossa dall'Associazione Meglio in Due: oggi nei Comuni della Sardegna è stata esposta la bandiera dei Quattro Mori listata a lutto per protestare contro il Palazzo che non vuole introdurre la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale.
Una mobilitazione che ha visto protagonisti tantissimi Comuni: tante le persone che hanno manifestato contro il disinteresse del Consiglio regionale, che ancora non ha modificato la legge.
«Basta con il disinteresse che le istituzioni regionali stanno dimostrando verso la doppia preferenza di genere – dicono le tre coordinatrici del movimento Lucia Tidu, Elena Secci e Carla Poddana –  tutta la Sardegna vuole il rinnovamento ma il Palazzo è sordo. Noi stiamo facendo sentire la voce del cambiamento»
«La nostra è una battaglia di democrazia e di civiltà – proseguono Tidu, Secci e Poddana – vogliamo che anche per il Consiglio regionale sia possibile inserire lo strumento della doppia preferenza di genere così come già avviene per le amministrazioni locali sopra i 5.000 abitanti. Abbiamo visto che funziona. Abbiamo visto che, in questo modo, è possibile conquistare una rappresentanza di genere equilibrata senza bisogno quote o riserve. Se funziona per i comuni, funzionerà anche per il consiglio regionale dove oggi sono presenti solo 4 donne. Troppo poco».
«Vogliamo che in consiglio regionale - concludono le rappresentanti di "Meglio in Due" -  arrivi forte e chiaro il messaggio di tanti primi cittadini, di tante comunità perché saranno loro i protagonisti insieme a noi. Vogliamo che questo messaggio  arrivi forte e chiaro a quella politica chiusa nel palazzo, preoccupata solo di difendere se stessa».

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