BESSUDE: MAXI SEQUESTRO DEI CARABINIERI. 38 KILI DI
MARIJUANA, ARMI E MUNIZIONI. ARRESTATO UN THIESINO
I
Carabinieri della Compagnia di Bonorva hanno
arrestato Giuseppe Olivieri, cinquantenne
di Thiesi, trovato in possesso di 38 Kg di marijuana ed armi di provenienza
illecita.
Da
tempo i Carabinieri della Compagnia di Bonorva stavano monitorando il fenomeno dell’abigeato
e delle sue correlazioni col traffico di armi e stupefacenti.
Nel
corso di un servizio finalizzato al controllo di ovili, i militari della Stazione di Torralba, coadiuvati da
quelli dell’Aliquota Operativa di
Bonorva e delle Stazioni di Siligo e
Giave, hanno focalizzato la propria
attenzione investigativa su un ovile situato in Bessude.
La
posizione di alcune rotoballe, tra le centinaia accatastate nel fienile, ha insospettito i militari che non hanno
sottovalutato questo particolare, decidendo di dare corso ad una perquisizione
dei locali che ha confermato i loro sospetti.
Abilmente
occultati tra i quintali di fieno, i Carabinieri hanno infatti rinvenuto due
fucili, uno semiautomatico calibro 12 di fabbricazione russa, l’altro una
doppietta a cani esterni calibro 16 di fattura americana ed una pistola Smith
Wesson cal 9. Oltre alle armi, sotto sequestro anche una quarantina di munizioni calibro 9x21.
Nel
corso delle minuziose ricerche, agli occhi dei militari si sono palesati una
decina, tra sacchi di mangime e contenitori per vernici che però non
contenevano né l’uno né l’altro: si trattava invece di marijuana.
Dopo
aver proceduto alla pesatura dello stupefacente, i militari si sono resi conto
di aver sottratto al mercato dello stupefacente più di 38 kilogrammi di
marijuana che avrebbe rifornito le piazze di spaccio del Mejlogu e non solo.
A
poco sono valse le giustificazioni dell’arrestato che ha dichiarato ai militari
di non saper nulla delle armi e della
droga.
Sulle
armi sono in corso approfonditi accertamenti per verificarne storia, provenienza e soprattutto l’eventuale utilizzo
in contesti delittuosi. Per quanto attiene alla marijuana è apparsa davvero
poco solida agli investigatori l’estraneità del fermato, atteso che nell’ovile è
stata riscontrata la presenza di aree destinate all’essicazione della
sostanze.
Per
l’Olivieri si sono spalancate le porte del Carcere Bancali di Sassari. Le
accuse sono di possesso di più armi comuni da sparo, ricettazione, produzione,
coltivazione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.