martedì 29 novembre 2016

LEGIONE CARABINIERI SARDEGNA Comando Provinciale di Sassari








olbia: simula una rapina, denunciato dai CARABINIERI


Nel tardo pomeriggio di sabato i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia sono intervenuti in via Acquedotto perché un giovane di Padru aveva denunciato di essere stato aggredito da tre extracomunitari di colore. Secondo la versione  non travisati i quali lo avevano colpito ripetutamente con pugni e calci e rapinato di una busta contenente la somma di €350 che gli era stata affidata affinché potesse consegnarla ad una parente che aveva anticipato delle spese per conto di altre persone. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno constatato che il giovane era stato trasportato in ambulanza presso il Pronto Soccorso ed hanno cominciato a raccogliere le testimonianze e ad effettuare i rilievi del caso che hanno consentito di rinvenire la busta all’interno della quale si trovavano i soldi che erano stati rapinati poco prima, strappata in modo inusuale, come se chi l’avesse strappata sapesse che all’interno non fossero contenute banconote. La vittima della rapina è stata ricoverata presso il Pronto Soccorso in osservazione a causa dei forti dolori che lamentava alla testa ed alla schiena per i colpi subiti. Le indagini, dei Carabinieri del NORM di Olbia e della Stazione di Padru, considerato che la vittima è originaria di Padru, sono partite già con alcuni dubbi sulla dinamica dei fatti denunciati, perché non tutto era chiaro, a cominciare dal fatto che sarebbe stata la prima rapina perpetrata ad Olbia da parte di tre giovani di colore in mezzo ad una strada del centro. La ricostruzione dei fatti ha consentito di stabilire che il giovane aveva trascorso il pomeriggio a giocare con le slot-machines ed aveva praticamente speso tutti i soldi di cui era in possesso, circa 500 €, dei quali solo 150€ erano i suoi. Durante uno degli interrogatori presso la Stazione di Padru la vittima della rapina ha continuato a cambiare versione, fino ad arrivare alla verità, confessando di avere inventato tutto solo perché aveva giocato e perso i soldi che gli erano stati affidati da consegnare alla parente, pertanto M.P., ventunenne di Padru, è stato denunciato a piede libero dai Carabinieri della Stazione di Padru per procurato allarme e simulazione di reato.



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