sabato 18 marzo 2017

TAGLI ALLA SANITÀ. VARGIU (Riformatori): ALLARME ROSSO! IN SARDEGNA SONO A RISCHIO I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA!"



"Non si tratta più di un singolo diritto di salute negato! Ormai si moltiplicano le grida di dolore da parte dei medici e dei pazienti che ogni giorno segnalano nuovi disastri nella sanità sarda che purtroppo è al dramma e non sembra più in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza, che dovrebbero invece essere uguali in tutte le regioni italiane!". E' questa la denuncia del parlamentare dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che ha rivolto un'interrogazione urgente al ministro Lorenzin per sapere quali azioni di monitoraggio intenda attuare il Ministero della Salute.

"Dalla chiusura del Centro Sclerosi Multipla di Cagliari, al diritto al parto alla Maddalena, dai microinfusori per i diabetici che mancano, ai pronto soccorso che scoppiano - continua Vargiu-  l'intera sanità sarda sembra in piena confusione, mentre l'indispensabile strumento del Piano di riordino della rete ospedaliera sarda è ancora nel libro dei sogni degli annunci fatti al vento e mai realizzati, così come l'Azienda dell'emergenza AREUS".

"In questa situazione -conclude l'ex presidente dei medici sardi- l'impegno della Giunta per risparmiare almeno 100 milioni di euro nel 2017 (su un disavanzo totale di ben 350 milioni) sembra l'inquietante fotografia della grossolana scure che si sta abbattendo sulle prestazioni assistenziali, tagliando in modo cieco la carne viva della nostra sanità e mettendo a rischio gli stessi Livelli Essenziali di Assistenza in Sardegna!"


>
>
> TESTO DELL'INTERROGAZIONE

>
> Il sottoscritto deputato Pierpaolo Vargiu
>
> Considerato che
>
> Il bilancio del SSR della Sardegna presenta un disavanzo tra la somma che viene assegnata alla Regione in sede di ripartizione del FSN per la garanzia dei LEA e la spesa a consuntivo che -negli ultimi anni- si è assestato tra i 300 e i 350 milioni di euro, diventando sostanzialmente strutturale;
>
> Per avviare una radicale riforma del sistema dell'assistenza, che possa coniugare qualità e sostenibilità, il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato la legge regionale 17 del 27.07.2016, di istituzione dell'Azienda sanitaria unica (ATS) e dell'Azienda Regionale di Emergenza e Urgenza della Sardegna (AREUS);
>
> Preventivamente all'approvazione di tale legge, la Giunta Regionale, in data 02.02.2016 ha adottato definitivamente la "Proposta di ridefinizione della rete ospedaliera,  che interviene radicalmente sulla offerta sanitaria nosocomiale sarda;
>
> In data 01.01.2017, con la nomina del Direttore Generale dell'ATS Sardegna e' materialmente partito il percorso attuativo della legge 17/2016 ed è stato annunciato un obiettivo di risparmio, per il primo anno, pari ad almeno 100 milioni di euro;
>
> A tale importante annuncio da parte della Giunta Regionale, purtroppo non hanno fatto seguito atti conseguenti e, in particolare, dopo ben 14 mesi, ad oggi non c'è traccia di discussione consiliare e della necessaria approvazione del Piano della rete ospedaliera, né è decollata l'AREUS prevista nella legge di riordino 17/2016;
>
> La mancata approvazione consiliare del Piano della rete ospedaliera rende pressoché impossibili qualsiasi attività di riordino e razionalizzazione dell'offerta sanitaria in capo all'ATS e impedisce qualsivoglia ripensamento della rete di assistenza territoriale;
>
> Tali incertezze normative non favoriscono certo l'impegno per il rientro dal deficit della sanità sarda, che rischia di tradursi in un mero taglio delle prestazioni e si riverbera inevitabilmente sulla qualità dell'assistenza;
>
> Il calo della qualità assistenziale crea sofferenza e irritazione nel mondo sanitario che è costretto a lavorare in condizioni sempre più difficili e precarie, ma è pienamente avvertito anche dai pazienti che reagiscono con accorate proteste che raggiungono quotidianamente i media locali e, spesso, anche nazionali;
>
> L'immagine complessiva trasmessa dalla sanità sarda è dunque quella di un sistema in equilibrio sempre più precario, in forte deficit economico strutturale, incapace di riformarsi, in affanno nel garantire le prestazioni dei LEA, con continui disservizi intollerabili per il paziente (è di questi giorni la notizia della sospensione delle forniture dei microinfusori per i diabetici!) e con il rischio della crescita della mobilità passiva, pur scoraggiata dalle condizioni di insularità;
>
> Interroga il Ministero della Sanità per sapere
>
> Quali attività di controllo e di monitoraggio della garanzia dei LEA stia attuando sulla qualità dell'assistenza sanitaria erogata nella Regione Sardegna e in che modo intenda accompagnare e verificare il risanamento del bilancio sanitario regionale sardo, accertandosi che esso non si traduca in un taglio delle prestazioni che comporti l'ulteriore scadimento dei diritti di salute dei cittadini isolani.

Meteo