martedì 4 settembre 2012

CISL lamenta differenzazioni sul personale del museo

Luigi Spagnolo, coordinatore provinciale FP – Cisl Gallura, in una lettera  indirizzata alla stampa dopo aver messo in evidenza che  i dipendenti del museo  garibaldino, cosi come i  dipendenti  dei musei italiani abbiano cooperato , alla crescita  delle funzioni del museo stesso.In questo modo hanno assicurato
 una piu’  ampia fascia  oraria   della ricezione alla quale è seguita una piu’ rilevante  produttività ed efficienza dei servizi resi agli utenti. L’efficienza dei lavoratori  però non è stata riconosciuta dal ministero che invece ha attuato tagli  notevoli tanto che  questa politica –ha detto Spagnolo -
ha permesso  “ notevoli ritardi sulla retribuzione del salario accessorio per turnazioni e festivi , dei quali fino ad ora non hanno goduto i dipendenti del museo Garibaldino di Caprera.>> A giudizio di Spagnolo  questi  sono  “Ritardi assurdi e ingiustificabili soprattutto quando i fondi sono stati accreditati presso tutte le amministrazioni periferiche da quattro mesi, e quando questi differimenti avvengono per pochissime regioni ma ancora più intollerabili quando questi avvengono in istituti della stessa Regione, com’è avvenuto in Sardegna, dove ai dipendenti di Cagliari è stato erogato, anche se in parte, di contro i dipendenti del Sassarese, probabilmente perché figli di un Dio minore, continuano a pervenire vaghe promesse>>.  Sembra evidente  a questo  punto una evidente responsabilità  da parte  di chi rappresenta il ministero in periferia e cioè che abbia omesso i necessari controlli per garantire  iden tiche  equiparazioni  di trattamento .  Spagnolo rammenta anche 
<< che in base alle attuati disposizioni di legge in materia, il salario accessorio deve essere erogato entro il mese successivo a quello lavorato, tenendo conto che i lavoratori non percepiscono quanto loro dovuto da nove mesi e la scarsa attenzione dimostrata in comparazione ai lavoratori che con grande spirito di sacrificio e abnegazione prestano la loro opera, si ritiene improcrastinabile indire lo stato di agitazione del personale, riservandosi di adire a forme di lotta più incisive qualora la corresponsione delle somme dovute non avverrà inderogabilmente entro il mese di settembre”.PEONE

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