Il nuovo allestimento,
che consentirà una migliore esposizione delle novità emerse durante le campagne
di scavo tenutesi negli ultimi anni, è stato voluto dal Comune di Sant’Antioco e
realizzato in collaborazione con l’Assessorato regionale della pubblica
istruzione, nell’ambito dei finanziamenti POR-FESR, con la supervisione della
Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano.
Il Museo conserva ed
espone al suo interno un’importante esposizione monografica della Sardegna,
relativa alla civiltà fenicia e punica visto che ospita le testimonianze di un
unico grande insediamento dell’antichità, centro urbano che, allo stato attuale
delle ricerche, risulta il più antico della Sardegna.
“L’obiettivo di questo
nuovo allestimento - hanno spiegato Piero Bartoloni e Sara Muscuso,
rispettivamente direttore e curatrice del museo - è quello di permettere una
lettura degli oggetti antichi che sia più vicina alla quotidianità e alla
contestualizzazione dei luoghi di rinvenimento. I reperti, inoltre, sono stati
valorizzati attraverso l’inserzione di didascalie bilingui e in braille, di
pannelli bilingui dotati di illustrazioni, immagini e planimetrie, di un
plastico tattile del complesso nuragico di Grutt’i Acqua, di un tavolo
dell’archeologo che ripercorre le principali tecniche artigianali utilizzate
nell’ antichità, di videoproiezioni dedicate alla straordinaria necropoli ipogea
sulcitana e di ricostruzioni multimediali di ambienti antichi”.
Il nuovo progetto
museografico comprende anche il totale rifacimento del sistema di
condizionamento unito ad innovative soluzioni illuminotecniche a LED, per
coniugare qualità dell’illuminazione e risparmio energetico.