DE FRANCISCI. “È un decreto importante – ha sottolineato De
Francisci – perché integra e rafforza le precedenti disposizioni, prevedendo
tra le altre norme l’anticipazione della campagna vaccinale 2014”. L’assessore
ha poi voluto lanciare un appello a tutto il sistema affinché non si abbassi la
guardia. In particolare, ha chiesto al mondo allevatoriale la massima
collaborazione perché immunizzino i propri capi: “È un vaccino spento, dunque
con nessun effetto collaterale e assieme a una corretta profilassi è l’unica
arma per combattere la malattia”.
CHERCHI. Riguardo agli indennizzi agli allevatori,
l'assessore Cherchi ha illustrato i contenuti della legge appena approvata in
Consiglio regionale, che destina 18,5 milioni di euro all'emergenza: “Tra le
novità più significative vi è il coinvolgimento degli enti locali, ai quali
verranno trasferite le risorse per velocizzare i tempi di erogazione delle
somme necessarie a ristabilire il patrimonio zootecnico compromesso
direttamente dalla Blue Tongue. Inoltre una parte consistente dei fondi sarà
destinata alla prevenzione e alla ricerca”. Cherchi ha poi chiarito che con
questo provvedimento non sono previsti indennizzi per gli abbattimenti.
USAI (IZS). «Il ricorso a un vaccino spento – ha poi
aggiunto il direttore dello Zooprofilattico Usai – si è reso necessario per
evitare gli effetti collaterali del passato e per andare incontro alle
richieste degli allevatori. I sierotipi della Blue tongue sono oltre 20, perciò
il vaccino da solo non basta, anche se resta uno strumento indispensabile.
Quindi insieme alla profilassi sanitaria dobbiamo fare squadra con gli
allevatori e fare la guerra all'insetto vettore della malattia”, ha aggiunto
Usai.
I DATI. Sono 3.081 i focolai di blue tongue registrati
all’11 settembre dal Centro di Sorveglianza Epidemiologica dell'Istituto
Zooprofilattico della Sardegna. I casi di malattia confermati sono 1.092 mentre
i sospetti sono 1.989 per un fenomeno che interessa più di 3mila aziende
isolane. Gli ovini contagiati sono 74mila circa, con una mortalità che non
supera l’uno per cento sul totale dei capi coinvolti (900mila: cioè la somma di
tutti gli animali presenti nelle aziende interessate dalla lingua blu). Le
province più colpite restano quelle di Nuoro (739 focolai), Oristano (747) e
Sassari (574). Stabili, i numeri di Lanusei: 115 focolai. (DC/lp)
> SCHEDA – IL NUOVO DECRETO
GLI OBIETTIVI. I principali obiettivi della campagna
vaccinale obbligatoria prevista nel nuovo decreto sono:
- proteggere il patrimonio ovino isolano dai danni derivanti
dalla circolazione del virus;
- consentire la movimentazione intraregionale ed
extraregionale anche dei bovini o degli animali delle specie recettive alla
febbre catarrale degli ovini.
VACCINI SPENTI OBBLIGATORI. La nuova strategia di
vaccinazione per la campagna in corso prevede il ricorso alla profilassi
vaccinale negli allevamenti ovini oltre i 4 km del buffer attorno ai focolai e
inoltre in tutti gli ovini di età maggiore ai 3 mesi che non manifestano
sintomatologia clinica, appartenenti alle aziende confinanti con quelle sede di
focolaio, tenendo conto della situazione orografica e della presenza di corsi
d’acqua, in particolare nelle provincie interessate dall'epidemia 2012. Non
sono previsti effetti collaterali negli animali sottoposti a vaccinazione,
visto che si tratta di vaccini spenti. Per quanto riguarda la profilassi
diretta (lotta all’insetto vettore e smaltimento carcasse), è prevista la
distribuzione agli allevatori di particolari repellenti per ovini (Butox).
Inoltre, gli allevatori dovranno attuare tutte le azioni per migliorare la
biosicurezza degli edifici e dei locali di ricovero degli animali.
CAMPAGNA 2014 ANTICIPATA. Tra le novità del provvedimento,
l’aver già incluso la strategia per l’acquisto delle dosi di vaccino per la
campagna 2014, in modo tale da partire con le prime vaccinazioni con un
sensibile anticipo rispetto al 2013, si stima già ai primi mesi del 2014. Sono
già in corso i contatti con le uniche due ditte produttrici in Europa. La
programmazione della vaccinazione sarà basata anche sulla valutazione dei dati
complessivi 2013.
RUOLO PROVINCE E COMUNI. Spetta agli enti locali svolgere,
per la parte di competenza, le attività di controllo e prevenzione sull’insetto
vettore. A carico dei Comuni sono anche le operazioni di smaltimento delle
carcasse degli animali morti e/o abbattuti per la malattia.
VETERINARI MOBILITATI. I dirigenti veterinari sono
mobilitati sul territorio per supportare gli allevatori, monitorare la
situazione epidemiologica, gestire i focolai, registrare tutti gli eventi, i capi morti, abbattere quelli
agonizzanti per benessere animale e svolgere tutte le attività previste dai
piani di emergenza e dai manuali operativi. Operativi anche i turni di
reperibilità notturna e festiva i cui recapiti potranno essere richiesti ai
centralini dei presidi ospedalieri della Asl.
OK A MOVIMENTAZIONE. Per quanto riguarda la movimentazione
extraregionale, il 6 settembre il ministero della Salute ha predisposto un
protocollo nazionale che vale per autorizzare lo scambio tra le regioni degli
animali vaccinati (bovini in particolare).
COLLABORAZIONE ALLEVATORI. Per una migliore efficacia della
lotta alla Lingua blu, il decreto specifica che gli allevatori debbano offrire
la massima collaborazione per lo svolgimento delle operazioni di profilassi. Coloro
che si sottrarranno alle disposizioni del Piano di vaccinazione non potranno
usufruire degli indennizzi.