martedì 27 ottobre 2015

SARDEGNA EXPO, MORANDI A SEMINARIO CONCLUSIVO: INIZIATIVE REGIONI VERA EREDITÀ

and “L’Expo ha lasciato una traccia indelebile e prospettive di lunga durata grazie alle iniziative dei territori, propongo di scegliere cinque macrotemi sui quali far convergere il lavoro già strutturato dalle singole Regioni:  tra questi il progetto sulla qualità della vita in Sardegna si candida autorevolmente come modello di sviluppo sostenibile per tutto il Paese”. Nella  veste di rappresentante delle Regioni italiane e rilanciando la linea strategica dell’isola a Expo 2015, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi è intervenuto, stamane, al seminario conclusivo del ciclo ‘Territori e Protagonisti’, all’Esposizione universale, con vertici ed esperti di Padiglione Italia.

Il ruolo dei territori. “Tutte le Regioni hanno fatto uno sforzo importante per rappresentarsi al meglio - ha spiegato Morandi - grazie al loro impegno ambizioso Expo ha avuto successo, è stata specchio fedele dell’Italia migliore e ha portato alla ribalta bellezza e valore aggiunto delle persone e dell’animazione delle comunità locali. Ora inizia la fase di follow-up - ha proseguito l’esponente della Giunta Pigliaru - la presenza dei territori non è stata uno spot, abbiamo realizzato una rete trasversale che darà i frutti anche in futuro”.
Qualità della vita. Nel breve-medio periodo si moltiplicheranno le reti di relazione e si consolideranno i processi di internazionalizzazione, specie con la visita di delegazioni straniere. “La Sardegna - ha concluso Francesco Morandi - punterà ancora sul nuovo modello di sviluppo basato sulla straordinaria qualità di vita nell’isola, con la valorizzazione congiunta delle sue dimensioni qualificanti: eccellenza naturale, qualità dei prodotti agroalimentari, longevità e innovazione sostenibile”.
Eredità di Expo. Il seminario, durante quale è intervenuto anche il direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu, ha messo in risalto quanto l’Expo di Milano abbia rappresentato una discontinuità con la storia delle edizioni passate, interpretando pienamente la riflessione sulla potenza del limite come capacità di innescare processi di innovazione economica, sociale e culturale. Nelle varie relazioni è stato messo in luce il rapporto tra Esposizione e territori a partire dalle loro rappresentanze istituzionali, sino ai soggetti dell’innovazione e dello sviluppo locale: un patrimonio di relazioni e iniziative vera eredità di Expo.

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