Nell’atrio comunale di
La Maddalena è stata inaugurata l’installazione “site specific” Arkhipélagos degli artisti Andrea
Liberni e Marco Tronci Lepagier. I due
artisti hanno evocato la prescrizione ottocentesca in uso nello
specchio di acque delle isole, secondo cui le navi che arrivavano
nell’arcipelago, per evitare il diffondersi di epidemie, dovevano dichiarare,
sotto giuramento e pena la condanna a morte del capitano, di non avere malati a
bordo. In caso affermativo le navi dovevano rimanere, con i corpi infetti a
bordo, all’àncora, a distanza, per il tempo della quarantena.I due artisti (
vedi foto ) sono di fronte a delle cime che hanno attaccati dei piccoli corpi
di porcellana , imperfetti, flotanti in acque brune piene di insidie sotto un cielo nero e minaccioso .Per i due Arkhipélagos,
è una metafora del vivere quotidiano ma i temi proposti dall’opera si legano
anche alla geografia e alla storia di La Maddalena , che fra poco compie 250
anni ,adattandosi così allo spazio per cui l’installazione è stata realizzata .
I cerchi d’acqua sono otto come otto sono le principali isole dell’arcipelago
maddalenino. Arkhipélagos è
realizzata in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune di La
Maddalena e all’associazione culturale Laboratorio VI.P. di Milano e sarà
visitabile presso il palazzo comunale di La Maddalena dal 27 agosto al 9
settembre.
“La cultura è arte! In quest’opera arte e
storia si fondono, richiamando le leggi del mare”, dichiara la dott.ssa Roberta
De Marzo, assessore alla cultura del comune di La Maddalena. “Questa iniziativa
apre le porte ai festeggiamenti del 2017, anno in cui la comunità dell’isola di
La Maddalena compirà 250 anni. Ricca di significati profondi, l’opera, si lega
all’Arcipelago, non solo geograficamente, rappresentandone le isole, ma anche
storicamente, con una visione ancora attuale della realtà quotidiana, sempre in
balia del mare”.
