I Riformatori sardi lanciano la campagna “No tax” per ridurre la pressione fiscale su imprese e cittadini e allo stesso tempo incentivare la creazione di ricchezza con il minimo impatto possibile sull’ambiente. “Sardegna no tax” perché i Riformatori credono che una Sardegna senza tasse sia il presupposto per un grande rilancio economico dell'Isola. Così come credono che sia arrivato il momento di aprire il cantiere dell’alternativa alla Giunta Pigliaru: ecco i temi della due giorni che si apre questa mattina e si conclude domani pomeriggio e che si svolgerà tra Cagliari e Arborea dove i quadri del partito-movimento si riuniscono proprio per lavorare per l’alternativa a una Giunta e a un governo che hanno creato solo danni alla nostra Isola.
Da Cagliari l’iniziativa si trasferire all’Horse Country Ala Birdi di Arborea, dove a partire dalle 16 tre gruppi di lavoro discuteranno dei temi su cui si incardina la convention: L’identità sviluppo, Sardegna No Tax e Sistema di potere e alternativa. Alle 21,30 ci sarà invece un dibattito sul referendum costituzionale.
Il giorno successivo, domenica, alle 9,30 si riunirà l’assemblea plenaria, nella quale verranno illustrati i documenti dei gruppi di lavoro e verrà fatta una panoramica della situazione dei diversi territori dell’Isola.
Si parte dunque con la conferenza stampa per la presentazione della campagna No tax che si articolerà in una serie di proposte di legge che, sfruttando opportunamente l’accordo Soru-Prodi del 2006 che ha prodotto una nuova versione dell’articolo 8 dello Statuto Sardo, consenta riduzioni di tasse dirette e/o indirette a favore di particolari categorie di cittadini o di specifiche attività. L’idea base è quella di utilizzare le previsioni di assegnazione delle entrate fiscali alla Regione, stabilita per l’appunto dal citato articolo 8, in modo da incrementare le stesse entrate e di restituirne una parte ai cittadini o alle imprese. Si inizia pertanto un cammino che vedrà i Riformatori spingere sull’acceleratore dell’innovazione fiscale.
Con la prima proposta, che è dedicata al turismo ed in particolare al turismo al di fuori della tradizionale stagione estiva. L’obiettivo è quello di incrementare il numero dei visitatori fuori stagione tramite facilitazioni di carattere fiscali tra cui il rimborso delle accise pagate sui carburanti utilizzati durante la permanenza nell’isola e il rimborso di una buona parte dell’IVA pagata sulle prestazioni alberghiere e su quelle di ristorazione.
L’incremento è stimato in almeno 1.000.000 di presenze aggiuntive ( pari ad almeno 5.000.000 di pernottamenti) l’anno nei mesi tra ottobre e maggio, in modo da portare il totale delle presenze nel periodo a circa 1.700.000.
L’ipotesi su cui abbiamo lavorato e che abbiamo formalizzato in questa proposta sarebbe quella di rimborsare la quota di accise gravante sul carburante utilizzato dai turisti che vengono in Sardegna in auto, o che la noleggiano nell’isola, nonché il rimborso di una quota fissa dell’IVA sulle spese di vitto e alloggio. La legge prevede anche la possibilità di ottenere, in alternativa al rimborso delle accise sui carburanti, una tessera gratuita per utilizzare i mezzi pubblici in tutta l’isola.