giovedì 13 ottobre 2016

Le migliori auto da rally d’epoca si sfidano nelle strade della Sardegna:

                  


Le migliori auto da rally d’epoca si sfidano nelle strade della Sardegna: martedì 18 ottobre parte la prima edizione dell’International Sardaigne Historic Rally.

Settanta iscritti, cinque giorni di gare, uno spettacolo entusiasmante organizzato dalla A.S. Bocche di Bonifacio Racing. L’evento è stato presentato ufficialmente stamattina all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia.


Non un rally qualsiasi. L’evento che si svolgerà la prossima settimana lungo le strade del centro/nord Sardegna rappresenta un appuntamento imperdibile per i tantissimi appassionati di motori nell’isola: le migliori auto da rally che hanno gareggiato negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta scenderanno sulle strade in perfetta tenuta, guidate da fortissimi piloti dell’epoca che gareggeranno insieme a collezionisti (e quindi proprietari di queste fantastiche auto) e altri appassionati di comprovata esperienza che hanno deciso di partecipare alla prima edizione dell’International Sardaigne Historic Rally organizzato dall’A.S. Bocche di Bonifacio Racing di Vittorio Carlino insieme all’ex pilota corso Yves Loubet. Stamattina il rally è stato presentato ufficialmente nell’aeroporto Costa Smeralda alla presenza degli organizzatori, del sindaco di Palau Francesco Pala e dell’assessore al Turismo di Palau Maria Piera Pes.

La corsa. Si partirà martedì 18 ottobre da Palau: la cittadina costiera sarà il centro organizzativo della gara. Auto e piloti saranno impegnati in durissime corse in Gallura, Anglona, nel Sinis, in Barbagia e nel Monteacuto fino al 22 ottobre, giorno in cui si svolgeranno le ultime due prove speciali e, a seguire, il ritorno a Palau per la premiazione. In programma 4 tappe di cui le prime tre su terra e la quarta su asfalto per un totale di 20 prove speciali per oltre 300 chilometri cronometrati sui 1350 chilometri complessivi. <Intendiamo privilegiare lo spettacolo – ha dichiarato stamattina l’organizzatore Vittorio Carlino – e fare in modo che si riviva il rally di un tempo, non solo tramite le auto e i piloti ma anche nel modo di correre e di rapportarsi col territorio: liberamente, senza eccessivi ostacoli con gli spettatori, e con la massima semplicità. Ci sembra anche l’approccio più efficace per riavvicinare il rally alle persone e viceversa>.

Auto e piloti vintage. Le macchine in gara hanno fatto la storia dell’automobilismo nel Novecento, non solo a livello sportivo ma anche e soprattutto nel più ampio contesto sociale e culturale. Nomi come l’Alfetta, la Ford Escort, la R5, la Porsche 911, l’incredibile Renault Gordini richiamano immediatamente immagini in bianco e nero o in giallo Polaroid, scolpite nella memoria. E queste sono solo alcune delle auto che gli spettatori potranno ammirare, così come potranno applaudire alcuni velocissimi rallisti di quegli anni: tra gli iscritti, infatti, figurano ex campioni delle rispettive Nazioni, oltre a ex piloti di fama internazionale. Ci saranno, tra gli altri, i belgi Philipe Gache al volante di una Ford e Gregorie De Mevius, Nissan; l’argentino Jorge Perez su Ford, il tedesco Bernard Munster, Porsche e l’altro belga Chistophe Jacob su Madza RX7. Spiega  l’organizzatore Yves Loubet: <Tutti gli iscritti sono piloti molto veloci, la metà sono ex campioni, l’altra metà sono appassionati che, dopo una vita di lavoro, si possono permettere ora un’auto da rally d’epoca e vogliono sperimentare quel che si provava a gareggiare tanti anni fa. Sarà come stare in un museo, ma in movimento, non statico, e perciò molto più divertente e affascinante>.


Sport e turismo. Settanta auto iscritte, centoquaranta tra piloti ed equipaggi, più un team di sei persone in media per ciascuna vettura: il Sardaigne historic rally sta portando nell’isola circa 500 persone, a ottobre. La pianificazione in bassa stagione turistica di una manifestazione internazionale di grande prestigio rappresenta ovviamente una ottima occasione per generare ulteriori flussi economici nelle strutture ricettive interessate. I partecipanti all’International Sardaigne Historic Rally hanno altissime (per qualcuno, infinite) capacità di spesa e l’isola quindi potrà giovarsi di un evento sportivo che crea notevoli opportunità turistiche.

Il programma. Martedì 18 ottobre, prologo a La Prugnola, di 9,34 km, con la prima vettura che partirà alle 14,54. A seguire la speciale di San Giacomo, di 18,46 km, e il riordino ad Arzachena.

Mercoledì 19 ottobre, seconda giornata di gara: in programma le speciali di Osilo-Tergu, Sa Ruinosa, di 14,11 km (con lo start della prima vettura alle 9,25), la Erula-Tula (Fiorani) di 12,66, quindi la seconda speciale sulla Osilo-Tergu, sempre di 14,11. Il riordino è fissato a Erula. nel pomeriggio nuovo giro di lancette e altre due speciali, con la Erula-Tula, e la terza speciale sulla Osilo-Tergu. Il parco chiuso sarà sistemato a Castelsardo.

Giovedì le gare si spostano nell’Oristanese: alle 9,56 parte la Sinis 1, di 14,99 km, nel territorio di Mogorella, dove spesso Petter Solberg testava la sua Subaru Impreza WRC. A seguire la Grighine 1 di 21,64 km e il riordino di Cabras. Nel pomeriggio Sinis 2, Grighine 2 e parco chiuso a Oliena.

Venerdì si torna al nord, nel Monteacuto. In programma la Bitti-Buddusò, Pedru Pintu, di 14,12 km, la Sos Nurattolos, Nuraghe Ruiu, di 14,85, e la Sa Conchedda-Monte Lerno, la speciale più lunga del rally, tutta da guidare con i suoi 22,36 km. Dopo il riordino di Pattada, nel pomeriggio si replica sempre con la Bitti-Buddusò, la Sos Nurattolos, e la Sa Conchedda-Monte Lerno. Il parco chiuso è a Palau.


Sabato ultimo giorno di corsa, tutta in Gallura. In programma le ultime due speciali di Prugnola e San Giacomo, e l’arrivo di Palau.

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