Le migliori auto da rally d’epoca si
sfidano nelle strade della Sardegna: martedì 18 ottobre parte la prima edizione
dell’International Sardaigne Historic Rally.
Settanta iscritti, cinque giorni di
gare, uno spettacolo entusiasmante organizzato dalla A.S. Bocche di Bonifacio
Racing. L’evento è stato presentato ufficialmente stamattina all’aeroporto
Costa Smeralda di Olbia.
Non un rally
qualsiasi. L’evento che si svolgerà la prossima settimana lungo le strade del centro/nord
Sardegna rappresenta un appuntamento imperdibile per i tantissimi appassionati
di motori nell’isola: le migliori auto
da rally che hanno gareggiato negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta
scenderanno sulle strade in perfetta tenuta, guidate da fortissimi piloti
dell’epoca che gareggeranno insieme a collezionisti (e quindi proprietari di
queste fantastiche auto) e altri appassionati di comprovata esperienza che
hanno deciso di partecipare alla prima
edizione dell’International Sardaigne Historic Rally organizzato dall’A.S.
Bocche di Bonifacio Racing di Vittorio Carlino insieme all’ex pilota corso Yves
Loubet. Stamattina il rally è stato presentato ufficialmente nell’aeroporto
Costa Smeralda alla presenza degli organizzatori, del sindaco di Palau
Francesco Pala e dell’assessore al Turismo di Palau Maria Piera Pes.
La corsa.
Si partirà martedì 18 ottobre da Palau: la cittadina costiera sarà il centro
organizzativo della gara. Auto e piloti saranno impegnati in durissime corse in
Gallura, Anglona, nel Sinis, in Barbagia e nel Monteacuto fino al 22 ottobre,
giorno in cui si svolgeranno le ultime due prove speciali e, a seguire, il
ritorno a Palau per la premiazione. In
programma 4 tappe di cui le prime tre su terra e la quarta su asfalto per un
totale di 20 prove speciali per oltre 300 chilometri cronometrati sui 1350
chilometri complessivi. <Intendiamo privilegiare lo spettacolo – ha
dichiarato stamattina l’organizzatore Vittorio Carlino – e fare in modo che si
riviva il rally di un tempo, non solo tramite le auto e i piloti ma anche nel
modo di correre e di rapportarsi col territorio: liberamente, senza eccessivi
ostacoli con gli spettatori, e con la massima semplicità. Ci sembra anche
l’approccio più efficace per riavvicinare il rally alle persone e
viceversa>.
Auto e piloti vintage.
Le macchine in gara hanno fatto la storia dell’automobilismo nel Novecento, non
solo a livello sportivo ma anche e soprattutto nel più ampio contesto sociale e
culturale. Nomi come l’Alfetta, la Ford
Escort, la R5, la Porsche 911, l’incredibile Renault Gordini richiamano
immediatamente immagini in bianco e nero o in giallo Polaroid, scolpite nella
memoria. E queste sono solo alcune delle auto che gli spettatori potranno
ammirare, così come potranno applaudire alcuni velocissimi rallisti di quegli
anni: tra gli iscritti, infatti, figurano ex campioni delle rispettive Nazioni,
oltre a ex piloti di fama internazionale. Ci saranno, tra gli altri, i belgi
Philipe Gache al volante di una Ford e Gregorie De Mevius, Nissan; l’argentino
Jorge Perez su Ford, il tedesco Bernard Munster, Porsche e l’altro belga
Chistophe Jacob su Madza RX7. Spiega
l’organizzatore Yves Loubet: <Tutti gli iscritti sono piloti molto
veloci, la metà sono ex campioni, l’altra metà sono appassionati che, dopo una
vita di lavoro, si possono permettere ora un’auto da rally d’epoca e vogliono
sperimentare quel che si provava a gareggiare tanti anni fa. Sarà come stare in
un museo, ma in movimento, non statico, e perciò molto più divertente e
affascinante>.
Sport e turismo.
Settanta auto iscritte, centoquaranta
tra piloti ed equipaggi, più un team di sei persone in media per ciascuna
vettura: il Sardaigne historic rally sta portando nell’isola circa 500 persone,
a ottobre. La pianificazione in bassa
stagione turistica di una manifestazione internazionale di grande prestigio
rappresenta ovviamente una ottima occasione per generare ulteriori flussi
economici nelle strutture ricettive interessate. I partecipanti
all’International Sardaigne Historic Rally hanno altissime (per qualcuno,
infinite) capacità di spesa e l’isola quindi potrà giovarsi di un evento
sportivo che crea notevoli opportunità
turistiche.
Il programma.
Martedì 18 ottobre, prologo a La Prugnola, di 9,34 km, con la prima vettura che
partirà alle 14,54. A seguire la speciale di San Giacomo, di 18,46 km, e il
riordino ad Arzachena.
Mercoledì 19
ottobre, seconda giornata di gara: in programma le speciali di Osilo-Tergu, Sa
Ruinosa, di 14,11 km (con lo start della prima vettura alle 9,25), la Erula-Tula
(Fiorani) di 12,66, quindi la seconda speciale sulla Osilo-Tergu, sempre di
14,11. Il riordino è fissato a Erula. nel pomeriggio nuovo giro di lancette e
altre due speciali, con la Erula-Tula, e la terza speciale sulla Osilo-Tergu.
Il parco chiuso sarà sistemato a Castelsardo.
Giovedì le gare si
spostano nell’Oristanese: alle 9,56 parte la Sinis 1, di 14,99 km, nel
territorio di Mogorella, dove spesso Petter Solberg testava la sua Subaru
Impreza WRC. A seguire la Grighine 1 di 21,64 km e il riordino di Cabras. Nel
pomeriggio Sinis 2, Grighine 2 e parco chiuso a Oliena.
Venerdì si torna al
nord, nel Monteacuto. In programma la Bitti-Buddusò, Pedru Pintu, di 14,12 km,
la Sos Nurattolos, Nuraghe Ruiu, di 14,85, e la Sa Conchedda-Monte Lerno, la
speciale più lunga del rally, tutta da guidare con i suoi 22,36 km. Dopo il
riordino di Pattada, nel pomeriggio si replica sempre con la Bitti-Buddusò, la
Sos Nurattolos, e la Sa Conchedda-Monte Lerno. Il parco chiuso è a Palau.
Sabato ultimo giorno
di corsa, tutta in Gallura. In programma le ultime due speciali di Prugnola e
San Giacomo, e l’arrivo di Palau.