giovedì 19 febbraio 2015

RIFORMA ENTI LOCALI: ERRIU, PRESTO LEGGE IN AULA. I COMUNI NON SARANNO LASCIATI SOLI, FONDI PER NUOVI CORSI DI FORMAZIONE

 “La Riforma degli Enti locali andrà in Consiglio Regionale tra qualche settimana, subito dopo la finanziaria. Per il bene della Sardegna dobbiamo procedere spediti nel sostenere i processi di cooperazione intercomunale e creare le basi giuridiche perché i Comuni siano messi nelle condizioni di garantire servizi e funzioni efficienti a beneficio dei cittadini amministrati”. A dirlo questa mattina l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, durante il saluto per la giornata conclusiva dei corsi di formazione professionale, al Crfp di via Caravaggio a Cagliari.
“I Comuni della Sardegna si sostengono grazie a forti trasferimenti da parte della Regione – ha proseguito l’assessore Erriu – che, attraverso il fondo unico, assicura agli enti locali una consistente contribuzione,  la più alta in assoluto a livello nazionale. Ma la Regione non è più in grado di sostenere un ulteriore incremento di una spesa già così ingente. Tra l'altro il vincolo del Patto di stabilità rende estremamente rigida la spesa corrente necessaria per fa funzionare le macchine comunali e rende più difficoltosi gli investimenti. ”.
L’esponente della giunta Pigliaru ha inoltre rassicurato: “I Sindaci e tutti gli operatori dei Comuni non possono essere lasciati soli, anche per questo motivo attiveremo altri corsi di formazione, grazie all’utilizzo di fondi FESR destinati a questo tipo di attività, per il rafforzamento del servizio degli enti locali, e un'integrazione sempre più forte nella gestione dei temi dell’urbanistica e del paesaggio”.
Fondamentale la collaborazione con Anci e Ups nel percorso di riorganizzazione degli enti, con l’istituzione dell’Osservatorio: le 142 funzioni delegate dalla Regione alle Province dovranno essere ripensate nella maniera più adeguata. “L’Osservatorio è un laboratorio collettivo di intelligenze e competenze – ha detto Erriu- che va sfruttato ai massimi livelli. I comuni sono i protagonisti di questo cambiamento e devono essere accompagnati in maniera adeguata alla sfida che a breve si troveranno ad affrontare”.  

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