mercoledì 25 aprile 2012

Ricordato mercoledi il giorno della liberazione

Per  ricordare la giornata del 25 aprile “ Anniversario della liberazione “ l’amministrazione comunale e l’A.N.P.I gallura hanno voluto onorare e commemorare la partigiana  maddalenina  Giuseppina Cogliolo , nata  a La Maddalena il 6 novembre del 1927 , la piu grande  di otto fratelli e sorelle ,che a soli 16 anni è stata una partigiana  con il nome di Fiamma .La cerimonia  è stata preceduta  con la deposizione  delle due  corone  della marina e dell’amministrazione sotto le lapide dei caduti delle due  guerre mondiali, benedette dal parroco don Domenico ,  alla quale  hanno partecipato  il comandante  delle scuole sottufficiali Franco Felicioni , il sindaco Angelo Comiti ,ufficiali rappresentanti d’arma e marinai d’Italia , oltre tutte le forze  di polizia e gente comune . Peccato mancava la banda musicale  che ogni anno intonava l’inno di Mameli  che rendeva la cerimonia davvero interessante . All’interno del salone  consiliare  poi la vera commemorazione  per  ricordare Giuseppina Cogliolo  che è stata applaudita  dopo il filmato intervista  messo a disposizione  dall’archivio della memoria dell’istituto spezzino  per la storia della resistenza . Per questi motivi Alessandra Amorotti ha voluto presentare  il libro “ Giuseppina Cogliolo , Una ribelle di nome Fiamma “ . Infatti per i  suoi 80 anni ha  voluto  con provocatorio coraggio mandare per il mondo  questi  ricordi  di guerra , cominciati nel 1979  e pubblicati però nel 2009, quando lei è morta , che  sono un po’  come un figlio dell’amore , allegri e illegittimi ,uno  dei piu’ bei racconti  personali  degli eventi storici  che portarono  alla liberazione  e non solo .Il fratello Bruno Cogliolo  professore al nautico , la ricorda  con affetto e afferma che lei era  forte  di carattere ed intraprendente , forse  dovuto al fatto della discendenza  di Gian Battista  Cogliolo , piu’ noto Maggior Leggero , è andata  via  da La Maddalena in giovane età per trasferirsi a La Spezia da dove all’ età di 16 anni ha iniziato l vita  da partigiana con un fazzoletto rosso su cui spiccava vistosamente il nome di battaglia che aveva assunto “Fiamma”.Il sindaco pur non conoscendola ha saputo  che ha portato avanti un a battaglia  che l’ha  contraddistinta  per la sua  caparbietà . Lo studioso  della storia della resistenza Aldo Borghesi  oltre  che parlare  di Giuseppina Cogliolo ha  voluto ricordar  tutte le persone  sarde e maddalenine  che  si  sono trovati a vivere  la lotta per la liberazione , fra  questi Borrotzu  di Cagliari  che  si è fatto uccidere per salvare un’altra persona . Anche  Rita  Del Vigo  ha ricordato la sua  amica Giuseppina come del resto Antonello Tedde che ha coordinato il dibattito .Peone




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