sabato 7 aprile 2012

Saranno riqualificate le aree da bonificare

Parte da Marghera la riqualificazione delle aree industriali italiane. "Una reindustrializzazione ambientalmente sostenibile che apre nuove prospettive per lo sviluppo delle aziende verdi nel nostro Paese". E' quanto sottolinea il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che lunedì 16 aprile, a Venezia, firmerà l'"Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del sito di interesse nazionale di Venezia-Porto Marghera e aree limitrofe".

A sottoscriverlo il sindaco Giorgio Orsoni, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il magistrato alle acque di Venezia Ciriaco D'Alessio, in rappresentanza del ministero delle Infrastrutture. Sul territorio nazionale sono 57 i cosiddetti Sin (siti di interesse nazionale) da disinquinare. E ammonta a 2,2 miliardi di euro l'importo stanziato dal ministero dell'Ambiente dal 2001 a oggi. La somma è destinata agli interventi pubblici o di interesse pubblico. I privati sono tenuti a intervenire con propri investimenti.

Queste le principali aree da bonificare, per tipologia: - Marghera: polo industriale (VENETO) - Napoli orientale: ex raffineria Mobil (CAMPANIA) - Gela: petrolchimico Eni (SICILIA) - Priolo: petrolchimico Eni-ex Esso-Isab-Lukoil (SICILIA) - Manfredonia: polo chimico (PUGLIA) - Brindisi: petrolchimico e 2 centrali elettriche a carbone (PUGLIA) - Taranto: acciaieria Ilva e raffineria Eni (PUGLIA) - Cengio (Savona): ex Acna (industrie chimiche) (LIGURIA) - Piombino: siderurgia (TOSCANA) - Massa e Carrara: siderurgia e amianto (TOSCANA) - Casale Monferrato: amianto (PIEMONTE) - Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano: cimitero di rifiuti della camorra (CAMPANIA) - Pitelli (La Spezia): discarica rifiuti a ridosso dell'arsenale della marina militare (LIGURIA) - Balangero (Torino): miniera di amianto e discarica di altri tossici nocivi (PIEMONTE) - Pieve Vergonte (Val d'Ossola): vecchia chimica (PIEMONTE) - Sesto San Giovanni: siderurgia (LOMBARDIA) - Pioltello Rodano: ex Sisas (acetilene e derivati; discarica cancerogena di circa cinquant'anni fa) (LOMBARDIA) - Napoli Bagnoli: acciaieria dismessa e stabilimento Eternit (CAMPANIA) - Trieste: raffineria Aquila (primi del Novecento) (FRIULI VG) - Cogoleto: stabilimento Stoppani (cromo esavalente per la concia delle pelli) (LIGURIA) - Cerro al Lambro: impianto abbandonato di chimica militare (gas nervini) (LOMBARDIA) - Milano Bovisa: gasometri di carbon coke (LOMBARDIA) - Sulcis: polo di alluminio a Portovesme (SARDEGNA) - Livorno: raffineria Eni (TOSCANA) - Trento nord: piombo tetraetile per benzina rossa (cancerogeno) (TRENTINO AA) - Brescia: industrie Caffaro (diossina) (LOMBARDIA) - Falconara marittima: raffineria Api (MARCHE) - Laghi di Mantova: polo chimico Eni ex Montedison (LOMBARDIA) - Porto Torres: polo chimico (Eni e altri) (si segnala il progetto di investimenti nella chimica verde) (SARDEGNA) - Bacino del fiume Sarno: inquinamento da concerie (CAMPANIA) - Milazzo: raffinerie Q8 (SICILIA) - Pianura (Napoli): discarica (CAMPANIA) - La Maddalena: base Usa con sommergibili atomici (SARDEGNA) - Bari: amianto Fibronit (concorrente Eternit) (PUGLIA) - Broni (Pavia): amianto (lOMBARDIA).

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