mercoledì 30 maggio 2012

Le istanze dei giovani imprenditori sardi


Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, per la prima volta ha incontrato a Roma i giovani di tutte le Associazioni nazionali di categoria. Tra i 40 rappresentanti ieri c’era soltanto un sardo, il 32enne cagliaritano Emanuele Frongia, presidente della Commissione per l’internazionalizzazione delle imprese, in seno alla Confesercenti.
Passera e il suo staff hanno soprattutto ascoltato e sollecitato i suggerimenti dei giovani imprenditori, chiedendo loro uno sforzo di partecipazione e fantasia per dare un concreto contributo in una fase in cui il Governo si appresta ad assumere decisioni importanti per sostenere il mondo delle imprese in Italia. Dopo un momento di raccoglimento per commemorare le vittime del terremoto in Emilia Romagna, il ministro Passera ha rivolto anche un affettuoso pensiero ai cittadini e agli imprenditori che si trovano in una particolare condizione di sofferenza.
“Abbiamo parlato di alcune problematiche comuni a tutto il Paese – spiega Frongia –, a cominciare dall’accesso al credito da parte delle imprese. Si tratta di difficoltà oggettive, che Passera conosce bene per le sue esperienze manageriali soprattutto con Banca Intesa e Poste Italiane. Di questo il Governo Monti sta discutendo per sbloccare la situazione e rilanciare l’economia. Passera ha preso a cuore le istanze delle aziende che si trovano nella fase di start up, dunque più fragili ed esposte ai rischi che derivano dall’avvio di un’attività. Il ministro ha sottolineato che il Governo, in linea con l’orientamento dell’Unione Europea, vuole aiutare anche chi giovane non lo è più dal punto di vista anagrafico, ma ha in embrione un’attività imprenditoriale”.
“Da uomo pragmatico – spiega ancora Frongia –, Passera ha chiesto a tutti noi proposte concrete e promesso prontezza d’intervento, contrariamente alla tendenza generale di una politica che è troppo lenta e dunque distante dai problemi di cittadini e imprese. Tra i suoi obiettivi, c’è quello di portare la pubblica amministrazione sugli standard europei nel pagamento delle risorse entro i 60 giorni: questo in Italia non accade quasi mai. Oggi moltissime imprese si trovano in grave crisi anche a causa delle risorse pubbliche bloccate dal Patto di stabilità o dalla burocrazia”.
Il presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confesercenti, Vincenzo Schiavo, ha ribadito l’importanza del sostegno alle aziende in fase di start up, ma ha pure sottolineato la tendenza generale che si registra su tutto il territorio nazionale: le imprese stanno chiedendo ai Consorzi Fidi, in prevalenza, finanziamenti tra i 15mila e i 40mila euro, soprattutto per superare questo periodo di grave crisi. Questo la dice lunga sul momento attraversato da gran parte delle imprese italiane.
Emanuele Frongia si è speso in particolare per la sua terra. “Ho detto al ministro Passera che in Sardegna non vogliamo subire la crisi, bensì desideriamo affrontarla a testa alta. Lamentiamo un 54% di disoccupazione giovanile, però vogliamo ripartire dal talento e dall’entusiasmo che ai giovani sardi non mancano. La maggior parte delle imprese è di tipo individuale, dunque non possono accedere ai finanziamenti previsti per le imprese che hanno almeno un dipendente: un limite che va superato. Ho pure chiesto se, in qualità di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, può adoperarsi per far sì che la Sardegna sia competitiva e superi l’handicap dell’insularità, perlomeno sotto il profilo dei collegamenti e dei costi. A tal proposito ho domandato a Passera se esiste un Piano di sviluppo per la nostra Isola: mi ha risposto che il suo staff sta affrontando il problema sia a Bruxelles che con i rappresentanti della Giunta regionale. Si tratta, naturalmente, di una materia complessa che richiede tempi un po’ lunghi per arrivare a una soluzione organica. Infine, alla mia richiesta di una cabina di regia per la spendita delle risorse europee, Passera ha detto che il Ministero se ne sta occupando perché è un disagio generale, presente un po’ in tutte le amministrazioni regionali”.
“Mi auguro – conclude Frongia – che questo incontro abbia fornito elementi utili per arrivare a provvedimenti non solo in tempi rapidi, ma anche con un’efficacia duratura. I giovani stanno scommettendo su se stessi, ma qui c’è di mezzo il futuro di tutto il Paese”.

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