sabato 10 novembre 2012

Casadiritto invita a scrivere lettera al ministro della difesa per le cadse militari

La segreteria di “Casadiritto”ha proposto un’iniziativa a chi è interessato ed in particolare alle famiglie ed agli assegnatari degli alloggi della marina , per firmare una lettera inviata  al ministro delle difesa sia per l’assegnazione che per i prezzi del canone . La  segreteria di Casadiritto ha deciso di intraprenderla da oggi  ,<< facendosi interprete della spinta che viene dalle famiglie ma anche in coerenza seguendo la linea della costanza e convinzione che ha condotto e contraddistinto Casadiritto, ovvero una linea del dialogo e di incontro anche nelle situazioni più difficili e disperate. >>
Casadiritto riassume nella lettera inviata al ministro , la storia degli ultimi 20 anni. << In questo momento è cosa davvero ardua , tentare di modificare quei due “mostri” quali  il decreto del 18 maggio 2010 ( che  riguarda le vendite) ed il decreto del 16 marzo 2011 che si riferisce ai canoni di mercato), ma  per quanto impossibile possa apparire, questa ora è la nostra “missione”, insieme a tutte le persone perbene, in Parlamento, dentro la Difesa e in mezzo a noi.  Su questi intenti, al di la, delle opinioni che ci hanno anche diviso, facciamo appello ad altri gruppi o singoli che sul problema degli alloggi e sulla strategia da seguire hanno opinioni diverse, ci basta la buonafede. Dopodichè ognuno si prenda la propria responsabilità.>> Casadiritto ,quindi chiede  di inviare  la lettera al Ministro della Difesa a nome della  famiglia , ma  facendo tante fotocopie per quelle famiglie che non possono accedere al sito , rendendo  note le ragioni e la necessità di questa iniziativa. L’iniziativa  si riferisce
alla Legge 244 art. 2 commi dal 627 al 631, del dicembre 2007, dove veniva dato mandato al Ministero della Difesa << di predisporre un programma pluriennale per la costruzione, l’acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio, da attuarsi anche attraverso l’alienazione della proprietà, dell’usufrutto o della nuda proprietà di alloggi non più funzionali alle esigenze istituzionali, in numero non inferiore alle 3.000 unità,.Attraverso criteri già precisi che la Legge 244 già indica in alcuni punti fermi, che sono ;
 diritto di prelazione per il conduttore;
indicazione di abbattimento del prezzo di vendita, dal 10 al 25%; viene assicurata la permanenza negli alloggi, qualora richiesto, per gli utenti in possesso dei requisiti di cui alla normativa vigente (categorie protette) che si trovino nella condizioni che sono state ora precisate agli articoli 286 e 306 del Codice di Ordinamento Militare, e che quindi non intendevano avvalersi del diritto di acquisto, ma del diritto di continuità nella conduzione dell’alloggio fino al permanere delle condizioni stesse “dietro corresponsione del canone in vigore all’atto della vendita”.>>

In definitiva, quello che chiede Casadiritto , sono piccole, significative modifiche ma di grande impatto, ove si deciderà il futuro di tante famiglie, molte monoreddito, con portatori di handicap, vedove, ove alle normali difficoltà si stanno aggiungendo quelle ben note dovute alla situazione economica. Ogni altra difficoltà, come quella di un bene primario come la casa, sarebbe insopportabile.>>Peone
Questi sono       i primi dati
Alloggi in alienazione n. 3.022 di cui: 1.800 abitati (60%);
1.200 disabitati (40%).Di quelli abitati sono state recapitate agli utenti:
n.392 proposte di vendita, pari al 21,77%.Delle 392 proposte hanno manifestato la propria propensione ad acquistare: n.180, pari al 45,91%;n.95 pari al 24,23% hanno dovuto ripiegare sulla clausola dei 5 anni; n.25 famiglie, pari al 6,3%, hanno aderito all’usufrutto condizionato da reddito e dai 65 anni;n.1 sembra, abbia aderito all’usufrutto legale, pari allo 0,3% del totale.




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