mercoledì 21 novembre 2012

Mortorio, Soffi e Nibani: la replica del Presidente Bonanno



In merito alle dichiarazioni relative ad un fantomatico baratto sulle isole di Mortorio, Soffi e Nibani apparse sugli organi di informazione, interviene il presidente del parco Giuseppe Bonanno:«E' geniale che sull'argomento di Mortorio – commenta il presidente Giuseppe Bonanno - si facciano rivendicazioni a mezzo stampa con dichiarazioni favorevoli alla sua possibile futura apertura prima, ma chiedendo poi una generica contropartita (a chi, su che cosa dunque?) o quasi denunciando, in modo assolutamente ridicolo un pubblico baratto. Certo, strategicamente è infallibile una posizione del genere. Ma si può pensare di gestire la cosa pubblica in questo modo? – s’interroga Bonanno - e soprattutto: come, e a quale titolo, ci si inserisce un processo (proposta di apertura di Mortorio), senza sapere quale sia lo stato dell’arte, quali soggetti siano coinvolti e quali siano le motivazioni di carattere tecnico e di interesse pubblico che hanno guidato questo percorso.>>
 Sono parole che si commentano da sole – continua Bonanno  - Non mi stupisce che il nostro territorio soffra di cronica assenza nei tavoli che contano, visto che siamo sempre pronti a “spararla più grossa” innanzitutto sui nostri stessi concittadini piuttosto che fare squadra. Probabilmente se chi fosse stato interessato a confrontarsi su tali aspetti, avesse contattato il sottoscritto o i membri del Consiglio direttivo, ci saremmo risparmiati fughe in avanti sulla stampa che nuocciono più alla nostra comunità che all’Ente Parco. >>
A giudizio di Bonanno <<Francamente di questa politica fatta di illazioni e falsità la gente ne ha ormai abbastanza. L'ipotesi di apertura di Mortorio è stata annunciata più volte negli ultimi due anni ed è pertanto sempre stata presente nei documenti di lavoro dell'Ente: non ci sono “piatti di lenticchie” o chissà quali altri retroscena. Questi sono i fatti – chiude Bonanno - il resto, sono solo allucinazioni di Don Chisciotte che si alzano la mattina per lottare contro i mulini a vento. Francamente, di tali machiavelliche elucubrazioni, La Maddalena non ha più bisogno».Peone

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