giovedì 14 marzo 2013

Gesto estremo da parte di alcuni disoccupati si sono tolti 75 cl di sangue


 

Ieri mattina, giovedì 14 Marzo 2013, presso il presidio permanente al porto arsenale alcuni attivisti hanno deciso di togliersi una piccola quantità di sangue come gesto simbolico, ma forte, di protesta. La motivazione dell'azione non è da considerarsi come autolesoinista o per impietosire ,ma solo per mettere ancora più in evidenza la volontà e la forza di andare avanti con questa lotta, fino a quando la struttura ex Arsenale non riprenda la sua attività e rispetti il piano industriale presentato e previsto dalla società Mita Resort che ha in concessione per 40 anni il sito.

<<Questo è l'unico motivo- ha detto il vice presidente Giuseppe Volpe che insieme ai suoi colleghi stanno portando avanti la protesta -  della nostra prolungata permanenza davanti ai cancelli del Porto Arsenale, e se nella tanto agognata conferenza di servizi arriveranno notizie positive, come quella dell'imminente inizio dell'operazione di bonifica dello specchio acqueo circostante, sospenderemo e termineremo il presidio. Ma a giudicare dalla realtà che , fino a oggi ha  visto l'immobilismo e la serie infinita di promesse, decreti ministeriali, rimpallo di competenze e altre perdite di tempo ,si ha la certezza che assisteremo solo ad una lenta agonia della struttura che doveva rappresentare il principale strumento della  riconversione economica isolana.Peone

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