Ieri mattina,
giovedì 14 Marzo 2013, presso il presidio permanente al porto arsenale alcuni
attivisti hanno deciso di togliersi una piccola quantità di sangue come gesto
simbolico, ma forte, di protesta. La motivazione dell'azione non è da
considerarsi come autolesoinista o per impietosire ,ma solo per mettere ancora
più in evidenza la volontà e la forza di andare avanti con questa lotta, fino a
quando la struttura ex Arsenale non riprenda la sua attività e rispetti il
piano industriale presentato e previsto dalla società Mita Resort che ha in
concessione per 40 anni il sito.
<<Questo
è l'unico motivo- ha detto il vice presidente Giuseppe Volpe che insieme ai
suoi colleghi stanno portando avanti la protesta - della nostra prolungata permanenza davanti ai
cancelli del Porto Arsenale, e se nella tanto agognata conferenza di servizi arriveranno
notizie positive, come quella dell'imminente inizio dell'operazione di bonifica
dello specchio acqueo circostante, sospenderemo e termineremo il presidio. Ma a
giudicare dalla realtà che , fino a oggi ha visto l'immobilismo e la serie infinita di
promesse, decreti ministeriali, rimpallo di competenze e altre perdite di tempo
,si ha la certezza che assisteremo solo ad una lenta agonia della struttura che
doveva rappresentare il principale strumento della riconversione economica isolana.Peone