"Gli esponenti del centrosinistra - prosegue Cossa - continuano a
mentire sapendo perfettamente di mentire, e vogliono recitare due parti in
commedia: prima plaudono ai referendum, ma poi predicono il caos amministrativo.
Dichiarano di voler rispettare la volontà degli elettori ma fanno di tutto per
prorogare gli organi in carica. Sono trascorsi da allora un anno e due mesi,
durante i quali non è stato fatto alcunché con la complicità colpevole del
centrosinistra, il cui unico obiettivo era la conservazione degli attuali
apparati. Una proroga fino al 2015 sarebbe stato uno sfregio intollerabile alla
volontà popolare". Quindi Silvio Lai e compagni, dice ancora il coordinatore
regionale dei Riformatori, "stiano tranquilli: indietro il quale non si torna, e
non ci intimoriscono certo le minacce di ricorsi. I sardi hanno ben compreso che
il fronte di chi non vuole abolire le province si identifica con
essi".
Quanto alle nomine dei commissari nelle cinque Province, "abbiamo detto
da subito che ci saremmo affidati al presidente della Regione, e così abbiamo
fatto, senza suggerire alcun