mercoledì 17 luglio 2013

Il Comune di La Maddalena non ha sforato il patto di stabilità


<<Il Comune di La Maddalena non ha sforato il patto di stabilità poiché tale accertamento può essere verificato solo dopo il 31 dicembre 2013.>>Lo afferma  il dirigente del servizio finanziario che deve però, insieme agli altri dirigenti, monitorare costantemente i saldi finanziari al fine di correggere eventuali squilibri che possano verificarsi nel corso dell’anno. La nota  di
ieri ,voleva solo essere da monito al dirigente in quanto egli deve sapere che se assume impegni contabili potrebbe essere in difficoltà poi nell’onorarli in quanto al momento vi è  un saldo negativo di circa € 2.000.000,00.
Questo Ente, infatti, dovrebbe per il patto di stabilità avere un avanzo di 891.000,00 euro,  mentre,  al momento, ha un saldo negativo di circa € 2.000.000,00, che però non tiene conto di alcune importantissime entrate che si stanno definendo quali ad esempio il saldo IMU , che dovrebbe  superare  1.300.000,00  euro, (ma i dati definitivi li avremo con assoluta certezza solo a dicembre), e la TARES, (il cui introito dovrebbe essere pari ad euro 3.274.685,00 in base alle tariffe che verranno proposte al consiglio comunale nella prossima seduta) .
Nel parere citato il segretario in qualità di dirigente del servizio finanziario esortava alla cautela nell’assunzione degli impegni contabili per non andare incontro a difficoltà dopo e non avere brutte sorprese a fine anno.Ma a suo giudizio <<
Non vi è  nessun “buco nelle casse” del comune di La Maddalena o “spese senza copertura”, anzi è esattamente il contrario il comune di La Maddalena ha circa 19.000.000,00 di euro che non può utilizzare a causa dei vincoli del patto di stabilità. >>

Alla data odierna, infatti, è stata depositata agli atti del consiglio comunale la proposta di deliberazione di approvazione del bilancio di previsione in pareggio finanziario e le risultanze di cassa al 1 gennaio 2013 superano i 13.000.000,00 di euro. 
Le regole imposte dal patto di stabilità interno, che obbligano gli enti a concorrere alla copertura del debito pubblico, limitano fortemente le attività istituzionali che gli stessi potrebbero sostenere  pur avendo le  disponibilità finanziarie. Purtroppo i comuni italiani si trovano tutti in difficoltà a causa dei vincoli del Patto e della situazione di incertezza relativa ai tributi, quale la TARES e l’IMU, che non permettono di avere chiarezza sui relativi incassi e per questo l’Associazione nazionale dei comuni ha già chiesto e continua a chiedere di svincolare almeno parzialmente  le risorse che giacciono nelle casse dei comuni .Peone

 

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