- "I sardi si sono espressi con un voto
democratico e hanno già voltato pagina". Così il presidente della Regione
Sardegna, Ugo Cappellacci, interviene nuovamente sull'abrogazione delle
province. "Chi, durante assemblee in cui si incontrano solo i diretti
interessati, si appella al popolo sardo - ha aggiunto Cappellacci-, lo fa in
astratto ed in modo unilaterale perché preferisce non sentire quale potrebbe
essere la risposta. Se avessero pensato che la loro posizione fosse ampiamente
condivisa, i difensori delle province avrebbero chiesto di votare
"No" al referendum. Invece prima hanno provato a boicottare la
consultazione elettorale a suon di cavilli. Fallito tale tentativo, hanno
confidato sull'astensionismo. Ora che c'è un'espressione certificata della
volontà popolare, tentano in tutti i modi di sovvertirla. Ciascun sardo può
giudicare da che parte siano gli oligarchi e da quale i democratici veri.
L'abrogazione delle province non é solo una questione di costi della politica,
ma é la risposta ad un'esigenza vera: quella di dare alla nostra isola un
sistema di amministrazione che sia conformato alle esigenze dei territori e non
più a quelle della politica. Per questo la via da seguire é quella di dare un
ruolo centrale agli enti in cui il cittadino si identifica e si riconosce: i
Comuni".